Ibm: Si avvicina la fine di un'era in vendita unità computer
Ibm si appresta a dire addio ai computer. Secondo quanto riportato dal New York Times citando fonti anonime vicine all'azienda, il colosso di Armonk ha deciso di mettere in vendita tutta linea di produzione di computer - dai classici pc da casa ai portatili ai notebook - chiudendo per sempre uno dei capitoli più brillanti della sua storia.
Superata, nel corso degli anni, da Dell e Hewlett-Packard, la società statunitense - la prima a portare sul mercato in maniera massiccia i personal computer nel 1981 - sembra avere scelto di concentrare tutti i propri sforzi nel campo dei servizi informatici dando corpo alla svolta imposta recentemente dal suo management e orientata a fare crescere l'offerta alla clientela di soluzioni gestionali 'on demand'.
In base a quanto sostenuto dal New York Times, Ibm - i cui portavoce non hanno confermato né smentito nulla - avrebbe già avviato colloqui, definiti "seri" con la prima produttrice di computer cinese, la Lenovo (conosciuta sino a poco tempo fa come Legend) e con almeno un'altra potenziale acquirente.
Dalla società orientale - la nona produttrice di pc al mondo, Ibm è terza dietro a Dell e Hewlett-Packard - sino ad ora non è trapelato nulla. Un manager dell'azienda – raggiunto a Pechino dalla Associated Press - non ha rilasciato commenti in merito limitandosi ad osservare come la Lenovo sia impegnata a costruire e rafforzare la propria unità di produzione di personale computer.(ANSA)
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Un commento a "Ibm: Si avvicina la fine di un'era in vendita unità computer":
Toshiba: Ceo, non siamo interessati ad asset pc Ibm
TOKYO (MF-DJ)--Toshiba, terzo maggiore produttore mondiale di notebook, ha
rivelato di non essere interessata all'acquisto delle attività legate ai pc di
società rivali del calibro di Ibm.
"A meno che una simile operazione non riduca drasticamente i nostri costi di
approvvigionamento, almeno del 20-30% rispetto agli attuali livelli - afferma
Tadashi Okamura, presidente e amministratore delegato di Toshiba - non vedo
alcun beneficio nell'acquisizione di queste attività".
"Sono fiducioso sul fatto che possiamo continuare a incrementare la redditività
delle nostre attività di pc senza ricorrere a nuove acquisizioni" ha aggiunto il
presidente e Ceo. Nei sei mesi chiusi a settembre, tuttavia, le attività di pc
di Toshiba hanno registrato una perdita operativa di 7,2 miliardi di yen. La
società giapponese confida di tornare all'utile nell'intero esercizio, che si
chiuderà a marzo 2005, attraverso un incremento delle vendite in mercati chiave
come Ue e Usa.