In Inghilterra BPI come la RIAA. Caccia ai File-Sharers
LONDON (UK). La British Phonographic Industry (BPI), che tutela i diritti degli autori musicali inglesi, ha avuto il via libera dalla High Court londinese per perseguire alcuni utilizzatori delle reti peer-to-peer.
La Corte ha obbligato alcuni provider di fornire i nomi e gli indirizzi di 31 presunti file-sharers che hanno fruito illegalmente di materiale protetto. La notizia segue quella di qualche giorno fa in cui la BPI aveva radicato con successo 23 dei primi 26 casi giudiziari contro il fenomeno del P2P illegale.
Soddisfazione da parte del mondo musicale, che ora si sente piu' forte di fronte al pericolo del download selvaggio di musica protetta. Geoff Taylor, General Counsel della BPI, afferma che questo e' un importante messaggio alla gente che distribuisce illegalmente musica sulle reti P2P; gli utenti devono sapere che non agiscono in maniera anonima e che sono responsabili per ciò che fanno.
News tratta da http://tecnonews.interfree.it/
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