L’innovazione della politica. Chiudere Facebook
Del decreto sicurezza recentemente approvato fa parte anche un emendamento presentato dal senatore Gianpiero D’Alia (Udc) che, in pratica, prevede la chiusura dei siti come Facebook che ospitano pagine dedicate a Riina o alle Brigate Rosse e che in questo caso commettono apologia di reato. Ma la casistica è più ampia visto che il senatore sostiene che dovrebbe essere chiuso anche il blog nel quale il proprietario non cancella i commenti pesanti (tipo le offese verso chi scrive) o apologetici. Un po’ come se il proprietario di una casa fosse accusato di apologia di reato perché qualcuno ha disegnato una stella a cinque punte sul suo muro.
Sul blog dell’Espresso, una bella intervista di Alessandro Giglioli al senatore permette di capire meglio la faccenda che mette a nudo la distanza che esiste fra chi fa e approva le leggi e il mondo della rete.
...continua la lettura di questa notizia.
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2 commenti a "L’innovazione della politica. Chiudere Facebook":
Ecco un altro articolo-spazzatura. Ormai gira ogni tipo di porcheria su internet ma si difende la "libertà di espressione" ! Possibile che si debbano tollerare degli articolo dementi come questo ?! Ma la censura dov' é ? Che il governo intervenga GRAZIE !!!
sono favorevole alla chiusura, pochè non si capisce più niente e si è venuta a perdere quella che è la praacy nelle nostre mura donestiche. Ci si può permettere di tutto con questo canale di mediazione da irretireb gli adolescenti in rete agli scambi di coppia agli appuntamenti al buio, ecc... non ne parliamo non serve a niente!!! E' solo una perdita di tempo.