L'intercettazione di Stato a scuola dal cybercrimine
Dibattito a Milano: le nuove tecnologie nel mirino del controllo degli Stati. Che comprano a caro prezzo virus e "falle" della Rete.
Un funzionario della Stasi, la polizia segreta della Germania est prima dell'unificazione, che ascolta "Le vite degli altri": è iniziata con un'immagine tratta dall'omonimo film la conferenza di Susan Landau , docente della Harvard University, intitolata "sorveglianza o sicurezza? rischi posti dalle nuove tecnologie di intercettazione", organizzata lunedì presso il Politecnico di Milano dal Tech and Law Center.
Un tempo, infatti, intercettazioni e comunicazioni cifrate erano patrimonio quasi esclusivo di governi, eserciti e polizie. Oggi, le carte sono mescolate: è più facile intercettare, per chiunque, ma sono anche disponibili a tutti le tecnologie di crittografia per proteggere i propri messaggi. Non è e non era scontato: negli anni Novanta, ha spiegato la docente statunitense, l'esigenza di sicurezza nazionale del governo e il diritto alla privacy si sono scontrati...
Continua a leggere questa notizia su lastampa.it.
- [16/09/09] YouTube & Polizia: nelle scuole per combattere i rischi del Web
- [24/02/09] Skype e intercettazioni: Eurojust indaga