Internet & hackers, dilaga il pizzo online
Le estorsioni di stampo mafioso dilagano nel web.
Antivirus non aggiornati e software spia espongono tanti navigatori al ricatto degli hackers. Vittime del racket anche i siti porno e di gioco d'azzardo.
Dai commercianti agli cyber-navigatori. La piaga del "pizzo" pare non conoscere più confini e oggi mette paura anche a chi usa abitualmente Internet per lavoro, informazione, o semplicemente svago. Pare infatti che la maggior parte dei programmi presenti sul mercato per proteggere i Pc dai virus, potrebbero non essere così efficaci come sembrano e sul web iniziano ad apparire le prime richieste di "pizzo" appunto. E' quanto emerge da uno studio condotto da America Online (il maggior provider di Internet negli Usa) e dalla National Cyber Security Alliance, in cui sono stati esaminati da una squadra di esperti i computer di persone raggiunte tramite intervista telefonica, che si erano dette certe di avere tutte le protezioni necessarie. Invece, due terzi degli interpellati utilizzano software antivirus non aggiornati o non li utilizzano per niente e di essi, un buon 80% sono anche portatori di migliaia di virus e programmi-spia che controllano la navigazione in rete.
UN ANTIVIRUS? FORSE NON BASTA
Anche chi ha provato a tutelarsi non sempre è al sicuro da occhi indiscreti. Alcuni software e firewall in commercio si sono rivelati inefficaci perché non configurati efficacemente o perché non in grado di
fronteggiare virus nuovi o complessi. ''E' molto complicato per l'utente medio - ha detto al Los Angeles Times Ari Schwartz, esperto di minacce Internet presso il Centro per la Democrazia e la Tecnologia, una società per le libertà civili di Washington - molti consumatori non si preoccupano di prendere provvedimenti, e le società di computer non fanno molto per rendere i computer più sicuri''.
NEL MIRINO SCOMMESSE E PORNO IN RETE
La piaga della pirateria non interessa soltanto chi usa la posta elettronica con leggerezza. Molti siti a cui si accede a pagamento, dedicati soprattutto al gioco d'azzardo in rete e alla pornografia, con il loro giro di miliardi di dollari l'anno hanno attirato l'attenzione di hacker ricattatori. Come nella migliore tradizione mafiosa - sempre secondo un'inchiesta del Los Angeles Times - questi Vito Corleone della rete offrono 'protezione' da improvvisi crack del sistema a coloro che versano generose somme tramite servizi di pagamento, rigorosamente su Internet, come e-Gold. L'arma di ricatto è oscurare per giorni o anche settimane i siti che non si piegano ai ricatti, mettendoli così in ginocchio. Molti preferiscono pagare in silenzio, perché a causa della loro situazione al limite della legalità e della base spesso off-shore, non sono sicuramente stimolati a rivolgersi alle autorità.
"NON BASTA SBATTERE QUALCHE RAGAZZINO IN GALERA"
Le poche denunce e le difficoltà per scovare i responsabili di questi atti criminali, fanno sì che affiori solo la punta dell'iceberg del problema. Nel luglio scorso, tre ragazzi russi di età compresa fra i 21 e i 24 anni sono stati arrestati perché i loro ricatti su Internet sono stati scoperti e denunciati. Con questi traffici erano riusciti ad estorcere centinaia di migliaia di dollari e a causare circa 90 milioni di dollari di danni. ''La situazione non migliorerà mettendo un paio di ragazzini in galera'', ha commentato il consulente di sicurezza californiano Barrett Lyon, che ha ampiamente collaborato a rintracciare i russi. In compenso, tanto di guadagnato per lui: grazie a questo colpo la sua compagnia, la Prolexic Technologies Inc., si è guadagnata decine di clienti e quest'anno dovrebbe arrivare a fatturare 2 milioni di dollari.
News tratta da Redazione.romaone.it
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