Islanda, tra freddo e internet "Da noi i server del mondo"
I giganti di internet spendono milioni per raffreddare i computer che contengono i loro dati. A Reykjavik propongono di sfruttare il clima gelido per risparmiare e salvare l'ambiente. Ma restano interrogativi.
L'HANNO chiamata "cold rush", la corsa verso il freddo, a imitazione della "gold rush", la corsa all'oro del diciannovesimo secolo. Quella trasformò il villaggio di San Francisco, in California, nella città destinata a diventare il cuore della Silicon Valley. Questa vuole spostare una fetta sostanziale degli affari che girano intorno a internet e le nuove tecnologie verso lande duramente colpite dalla crisi finanziaria. Dopo aver sperimentato il più disastroso collasso bancario mai subito da una singola nazione, l'Islanda tenta di risollevarsi offrendo ai colossi di internet una risorsa della quale è ricchissima: il suo clima gelido.
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