ISP non responsabili secondo l'ACTA
Il livello di segretezza che circonda l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), ovvero quel gruppo di paesi che cercano un accordo internazionale per combattere la priateria, è davvero assurdo. Per anni questo gruppo non ha comunicato nulla sul suo mandato, sul suo operato e su quanto deciso, ma grazie a una serie di talpe i documenti originali del gruppo arrivano a Internet a intervalli regolari.
Nell'ultima release gli ISP devono aver tratto un sospiro di sollievo, perché dalle 29 pagine è stato rimosso tutto quanto riguardava la colpevolezza degli ISP se questi non agivano tempestivamente contro i propri utenti quando notificati dallìACTA.
Mentre questi paragrafi sono stati rimossi, resta comunque il fatto che gli ISP devono lo stesso fornire dati riguardanti i propri utenti sospettati di pirateria all'ACTA quando questa li richiede.
Da tenere a mente che il testo del documento è ancora piuttosto vago e che può quindi essere interpretato in vari modi dai diversi governi firmatari: non è ancora il caso di lasciarsi prendere dal panico.