Italia.it, secondo capitolo della vergogna
Italia.it, il portale che sarebbe dovuto essere la vetrina promozionale del nostro paese, è costato €100 milioni. Non contenti di questo spreco di soldi - il codice del sito potrebbe essere sviluppato da uno stagista nel giro di un mesetto - si è ora deciso di dare nuova vita al progetto.
O meglio, ci si è accorti che c'è un probelma di contenuti e che le pagine vanno riempite di contenuti freschi, e quindi è stato istituito un bando di gara per dare in appalto la creazione dei contenuti. La base d'asta è di €2 milioni e l'obbligo è di produrre contenuti per 36 mensilità creando un team di 18 persone (un direttore, un vicedirettore, 3 grafici e 13 redattori). Cosa se ne faranno di 3 grafici è una delle tante cose che non riesco a capire. Facciamo un paragone, Jamba, il sito di suonerie, al suo picco impiegava 800 persone e di queste 800 solo 3 erano grafici.
Mentre io sono convinto che qualunque imprenditore delle New Economy sarebbe in grado di produrre contenuti con i limiti imposti dal governo - e trarne un profitto - sono altresì convinto che nessuna delle società qualificate accetterà di fare ciò per €2 milioni e che il valore della commessa sarà ben più alto.
Del resto, abbiamo speso 100, perché fermarci solo a 102?
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2 commenti a "Italia.it, secondo capitolo della vergogna":
100 milioni di euro per avere page rank 0!
Fatevi una risata qui:
http://www.youtube.com/watch?v=sEM3EkkHnrg
Il video è un po' datato ma sempre attuale
Il capo del governo della 'magic italy' (sic) è un noto pu**aniere.
Di lì a scendere, tutto il resto è uno schifo.
Di cosa ci dobbiamo stupire?