Il laptop indiano è una bufala
Avrebbe dovuto rappresentare il veicolo con cui informatizzare l'India tutta, avrebbe dovuto infondere nelle aree rurali del subcontinente la cultura digitale. Sarebbe dovuto costare 500 rupie, meno di 8 euro. Ne costa 1.500, ed è un semplice hard disk.
Le promesse sbandierate dal governo indiano si sono infrante nella presentazione di Sakshat, quello che avrebbe dovuto essere un laptop da 10 dollari: la panacea del digital divide si incarna però in uno scatolotto da 25 x 12 centimetri...
...continua la lettura di questa notizia.
Punto-informatico.it autorizza pc-facile.com a riportare la presente news.
- [30/06/09] Corsair, nuovi SSD per la famiglia performance
- [17/05/09] Extech Microscopio digitale portabile
- [17/09/08] Napster acquisito da Best Buy per 121 milioni di dollari
- [11/09/08] HP e il laptop infinito
- [10/09/08] AMD vende il business DTV a Broadcom
2 commenti a "Il laptop indiano è una bufala":
che triste
Ma come si può pretendre di informatizare l'India, in particolar modo le aree
rurali, quando li i bisogni primari sono ancora lungi da essere per tutti!.
A chi vuoi che interessi un computer anche se da quattro soldi quando manca il
cibo quotidiano e vestiti.
E poi li è piu importante la religione induista che, consapevole della
temporaneità dell'esistenza tende a
proiettare l'individuo nella dimensione esistenziale del "Se" assoluto. Insomma
non gli frega niente a nessuno dei computers, di internet, di Zio Bill e i suoi
guadagni!.