Lavoratori informatici stressati e a rischio di trombosi
Lavoratori informatici stressati e a rischio di trombosi
I lavoratori più stressati e più a rischio di essere colpiti da gravi patologie sono gli informatici.
È questo il risultato di una ricerca inglese condotta in Gran Bretagna dopo la notizia che avuto ampio spazio nelle cronache inglesi che un programmatore Chris Simmons di 42 anni, ha rischiato di morire dopo un intensa attività di telelavoro.
Il professionista ha rischiato di essere colpito da un embolo, che può essere spesso mortale, a causa di una grave trombosi venosa, patologia di cui sono fortemente a rischio le persone che lavorano al computer, in particolar modo nell'area degli arti inferiori per la quasi immobilizzazione per lunghi periodi delle gambe sotto la scrivania.
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Un commento a "Lavoratori informatici stressati e a rischio di trombosi":
Lavorare al computer? Stressante e pericoloso
Ne sono convinti i medici anche italiani e gli stessi
professionisti IT, il cui lavoro può costituire un serissimo rischio-salute. Un
sondaggio aggiunge il carico da 90: i lavoratori IT sono i più stressati del
mondo.
Roma - Lavorare per otto ore (o più) di fronte ad un monitor non è
un'attività tranquilla, rilassante e soprattutto al riparo da gravi
complicazioni patologiche d'ordine psicofisiologico. È un'opinione
ampiamente diffusa tra i membri della comunità medica britannica ed italiana: la
sedentarietà , trait d'union che unisce tutti i professionisti del settore,
è il peggior nemico dell'informatico e può avere gravissime ripercussioni
sull'organismo, talvolta fatali.
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