Libertà su Internet. Il Sindaco di Firenze eviti di minacciare querele...
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi annuncia di voler querelare chi, su Twitter, riproduce la notizia secondo cui avrebbe preso soldi da Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita indagato per aver rubato milioni di euro provenienti dai rimborsi elettorali ai partiti politici.
Ci sentiamo di fare alcune considerazioni. Per prima cosa, non ci si puo' riempire la bocca sulla libertà di espressione su Internet, e poi pensare che il libero pensiero degli utenti (anche in forma così sintetica come su Twitter) possa essere oggetto di azione penale. Un uomo pubblico che querela per diffamazione sottolinea solo la sua debolezza e insicurezza. Soprattutto perché in questo caso, gli utenti di Twitter non sono certo la fonte della notizia. Il cittadino che scrive su Twitter che Renzi ha preso soldi da Lusi si limita di tutta evidenza a riportare quanto scritto da molti quotidiani. Semmai dovrebbe querelare questi ultimi, e non certo i singoli cittadini che discutono liberamente di una notizia, vera o falsa che sia.
È purtroppo una brutta abitudine della nostra classe politica, e non solo, quella di minacciare querele a destra e a manca per mettere a tacere cose non gradite, vere o false che siano. Piuttosto che utilizzare la parola e i fatti per convincere il pubblico - in fondo, dovrebbe essere proprio questa la qualità essenziale della Politica - si preferisce zittire con minacce di azioni legali, multe e risarcimenti.
Non si è mai sentito, ad esempio, che il Presidente degli Usa Obama, anche prima di essere eletto a tale carica, querelasse qualcuno nonostante le falsità su di lui proferite dai suoi oppositori. Falsità che sono ben più infamanti di quelle per le quali oggi il Sindaco Renzi minaccia. Né che un importante Sindaco di New York, come Bloomberg, minacci querele ogni volta che su di lui girano voci calunniose. Le falsità e le forzature sono parte del dibattito politico in una democrazia, come il Sindaco sa benissimo, e nell’ambito politico dovrebbero rimanere ed essere sconfitte.
Per questi motivi, agli eventuali querelati, l'Aduc mette a disposizione la propria assistenza. Come sempre facciamo ogniqualvolta vi sia un attacco alla libertà di espressione su Internet.
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