Il MacBook superfreddo che va ad acqua
L'idea non è particolarmente originale, anzi si era già vista in giro un paio di volte. Nonostante tutto, Apple sembra seriamente intenzionata ad ottenere un brevetto sulla tecnologia di raffreddamento a liquido di un computer portatile: questa volta, magari, a prova di perdita. Già alcuni esemplari ipervitaminici di PowerMac G5, nel lontano 2004, erano infatti dotati di raffreddamento a liquido: una scelta dettata, come oggi, dal crescente calore delle CPU (e delle GPU) utilizzate in certi allestimenti hardware, questione che evidentemente sembra preoccupare l'azienda di Cupertino.
Il motivo per cui, nel 2004, il raffreddamento a liquido è sparito dai case dei Mac è stata la sua scarsa affidabilità: il prodotto industriale integrato nel guscio dei PowerMac dopo qualche mese senza manutenzione cominciava a perdere. Come chiunque abbia utilizzato un sistema di quel tipo nel proprio computer sa bene, e non sono pochi gli appassionati che in questi anni lo hanno fatto, è invece proprio la cura del proprio impianto a garantirne l'efficienza. Il risultato, altrimenti, sarà lo stesso sperimentato in passato dai Mac-user: CPU, e altri chip, fritti...
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