Medvedev chiede leggi sul copyright più aperte per la Russia
La settimana scorsa, unico tra i leader del G8, il presidente russo Dimitry Medvedev aveva discusso delle attuali leggi sul copyright, sostenendo che queste ultime non sarebbero al passo con i tempi, e argomentando che si tratta di leggi di ispirazione ormai più che secolare e incapaci di conciliarsi con il mondo di internet.
Già queste affermazioni da parte di un capo di stato stupiscono. Medvedev però sembra andare anche oltre nella sua condanna delle leggi sul copyright: pare infatti voler puntare ad una modifica delle leggi russe in tutta un'altra direzione.
In un comunicato apparso sul sito web del Cremlino, Medvedev dichiara di aver dato istruzioni al Ministro della comunicazione russo perchè progetti un emendamento "volto a consentire agli autori di lasciar usare i propri contenuti ad un numero illimitato di persone, sulla base della concessione di licenze gratuite."
Il sistema di copyright proposto ricorda molto da vicino quello lanciato da Creative Commons, la nota organizzazione no-profit che consente tramite i propri modelli di licenza di condividere i propri contenuti con alcune restrizioni.
La proposta di Medvedev è interessante non tanto perchè rivoluzionaria - le Creative Commons possono già coesistere con le leggi tradizionali sul copyright -ma perchè certamente scatenerà una qualche reazione da parte delle lobby dell'industria collegata allo sfruttamento dei copyright.
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