Microsoft vuole il suo Siri (e ammalia Amazon)
TellMe al servizio di Windows Phone 8, ovvero Siri nel mirino. Redmond punta molto sull’interazione smartphone-utente e Amazon accetta la sfida.
Microsoft segue la scia di Android e iOS e scopre (o riscopre) la carta Speech, il riconoscimento vocale di che si appoggia alla tecnologia TellMe e lo fa guardando oltre: Speech verrà integrato nelle applicazioni che prevedono un’ interazione con gli utenti. Per conoscere informazioni circa la viabilità, il meteo o i palinsesti televisivi o cinematografici (e sono solo esempi) basterà chiedere allo smartphone Microsoft based senza praticamente prenderlo in mano.
Riconoscimento vocale e potenzialità a questo connesse saranno piatti forti per il prossimo futuro che caratterizzerà sia le versioni di sistemi operativi mobili sia le applicazioni ed è un momento davvero topico, come sottolinea Steve Wozniak, il guru dall’occhio critico che, circa 10 giorni fa, ha apostrofato in malo modo l’assetto attuale di Siri sostenendo che, al momento “Siri is poo-poo”. La scontentezza di Woz – che ancora oggi è un punto di riferimento per molti – apre le porte ad una sorta di guerra che i big del mobile combatteranno nei prossimi anni senza risparmiare colpi e innovazioni. Cosa buona e giusta, dal momento che si tratta di una tecnologia ancora agli albori la cui evoluzione oggi è ancora a tratti inimmaginabile e che, a guadagnarci, saranno soprattutto gli utenti...
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