Oracle: cambio dell'intero CDA di Peoplesoft
Si apre un nuovo fronte nella battaglia ingaggiata da Oracle - oramai 17 mesi - per l'acquisto di Peoplesoft. Dopo avere ottenuto la consegna dei loro titoli da parte del 61% degli azionisti della rivale - ma anche incassato l'ennesimo rifiuto dell'offerta da 24 dollari per azione da parte del board di Peolesoft - Oracle punta ora alla sostituzione del suo consiglio di amministrazione.
L'azienda guidata da Larry Ellison - così riporta l'edizione americana del Financial Times - ha presentato una lista di candidati consiglieri i quali verranno votati, il prossimo marzo, all'assemblea annuale degli azionisti di Peolesoft.
Qualora venissero eletti - Oracle mira a strappare cinque degli otto membri del cda - la società avrebbe il potere di dissolvere la 'poison pill' (ovvero le misure anti-scalata) preparata da Oracle in funzione anti-Opa e rendere più semplice il suo tentativo di scalata in corso oramai dal giugno del 2003.
La mossa di Oracle va ad aggiungersi all'azione legale presentata dalla stessa azienda innanzi alla Corte distrettuale Delaware cui (dopo aver incassato i sostanziali via libera alla fusione da parte dei regolatori antitrust europeo e americano) ha chiesto di eliminare la 'pasticca avvelenata' creata da Peoplesoft per bloccare, attraverso l'emissione di nuove azioni, una possibile Opa ostile come quella avviata nell'estate del 2003.
Proprio mercoledì, la Corte ha deciso di aggiungere, al procedimento in corso, due giorni di testimonianze (i prossimi 13 e 14 dicembre) invitando PeopleSoft, a spiegare il perché del suo rifiuto all'Offerta pubblica d'acquisto ostile presentata da Oracle, elevata di recente a 24 dollari per azione e approvata dai suoi azionisti. (ANSA)
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