Il Peer to Peer non è mai stato tanto popolare
Non bastan Giorgio Faletti e i mezzobusti asserviti con scarsa spina dorsale, il P2P gode di ottima salute, ed è in crescita costante...
In occasione di una delle sue tante iniziative legali contro il file sharing e il variegato e sfuggente mondo del peer to peer, la IFPI c'aveva provato, a sostenere la tesi disperata secondo cui denunciare e minacciare con la prepotenza del denaro semplici utenti e farli passare per pericolosi pirati alla fine stava pagando, e lo scambio illegale (definizione palesemente inappropriata, a parere di chi scrive) di contenuti protetti dai diritti d'autore (i cui proventi servono anche a foraggiare una struttura burocratica e manageriale estremamente strutturata ed in larga parte inutile) era ormai al tramonto. Secondo loro…
In Italia si viaggia intanto allegramente su livelli parossistici e grotteschi, con angosciosi spot girati da vecchie star del cabaret, riciclatesi in scrittori di best-seller, come dementi testimonial per fronteggiare il "mortale" pericolo del Peer to Peer e della copia illegale, oppure con noti serial televisivi (una volta le chiamavano telenovelas, ora il politically correct ne fa dei modelli di business e di moralità televisiva e non solo) che infilano tra una love story e un pettegolezzo di condominio un'allegra scenetta di un "cattivo" che scarica film da Internet e si becca "un virus" (Lol!) come punizione divina (se non ci credete, leggete qui e qui). E naturalmente, il Peer to peer è pericoloso per le menti dei più giovani, ed è destinato a soccombere perché è immorale, oltre che ingiusto. Secondo loro…
continua news tratta da megalab.it
- [06/11/08] BD+, il crack è ora open source
- [16/06/08] Peer To Peer: la Svezia verso la legalizzazione della pirateria
- [27/03/07] GetOut: il cinema vietato ai maggiorenni
7 commenti a "Il Peer to Peer non è mai stato tanto popolare":
Tecnicamente hanno fatto una cosa correttissima.
Hanno fatto uno spot per spiegare che quella "pratica" è contro la legge.
Effettivamente è possibile prendere virus attraverso il P2P... certo il concetto
di "film con virus" credo sia del tutto nuovo a qualsiasi persona che
minimamente ne sa di informatica.... è come se i dati contenessero un
programma...e che venissero "eseguiti" i dati...
:) :)
Unico commento possibile!!!
Chi ha scritto questo articolo ha perfettamente ragione!!
zag
D'accordo con te zag prendete visione anche di questo a proposito di spot,
pirateria, p2p.
È un'iniziativa promossa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca e dalle lobby che difendono il copyright nell'informatica, nella musica,
nel cinema: la Business Software Alliance, la Federazione contro la Pirateria
Musicale, la Federazione anti-Pirateria Audiovisiva. A causa di queste lobby,
scambiare programmi, canzoni o materiali video è diventato un crimine penale,
nonostante sia un'operazione ormai del tutto naturale e a costi quasi nulli per
chiunque disponga di una connessione Internet. Queste associazioni raccolgono le
più importanti aziende dell'economia immateriale globale - le stesse che alzano
a dismisura i prezzi di CD, film e programmi grazie al monopolio che assicura
loro la proprietà intellettuale. E preoccupate dai milioni di adolescenti che
scaricano e mettono a disposizione in rete opere in formato digitale, ora
intendono educarli fin dalla scuola...
http://copydown.inventati ...
own/2005/04/13/p96#more96
Non si tratta delle idee stravanganti di qualche "cattivo maestro": iniziative
come questa sono l'esecuzione di accordi presi durante summit internazionali
(dall'OMC al WSIS) dai governi occidentali e grandi imprese, BSA in testa.
Con tutti i difetti che ha la scuola italiana, è difficile credere che la
materia che mancava fosse proprio il diritto d'autore. Ma d'altra parte, Letizia
Moratti ("non è un ministro: è l'idea che una parrucchiera ha di un ministro",
D. Luttazzi) è la stessa che voleva eliminare Darwin dai programmi scolastici. E
la circolazione di informazioni che oggi permette la rete potrebbe essere un
formidabile strumento di formazione ed educazione. La scuola italiana, invece,
rinuncerà a promuovere ed utilizzare queste risorse, perché proprio le reti
telematiche sono il principale nemico delle lobby del diritto d'autore. Ma una
delle "3 i" della scuola del Berlusca e della sua cotonata cortigiana non era
proprio Internet? Meno male che gli studenti Internet la conoscono già molto
bene - e sanno farne uso improprio...
Il GRAVE errore che tutti fanno è assimilare il p2p con lo scaricamento di
materiale coperto da copyrights: questo è lo stesso errato concetto che si legge
nell'articolo da te indicato; stesso errore che fanno molti giornalisti.
IL P2P NON E' IN DISCUSSIONE: è in discussione parte del materiale che circola
nel 'circuito' p2p.
Come sempre siamo di fronte a delle scelte: se uno usa Windows e se lo copia è
corretto che sia punito (amministrativamente o penalmente questo è un'altro
problema) ma nessuno gli vieta di scaricare una versione di Linux non
commerciale e di utilizzare prodotti non coperti da copyrights. C'è gente invece
che preferisce usare MicrosoftOffice invece di OpenOffice: questa è un'altra
scelta ed una persona deve essere consapevole dei rischi che deve affrontare se
usa prodotti copiati illegalmente.
Se poi mescoliamo cattiva informazione con ideologie politiche........ Chi stà
portando avanti la brevettabilità del software a livello europeo ? Prova a
chiederlo a Luttazzi se ti risponde.
Penso che rubare il lavoro di un'artista che in quel brano ci ha buttato l'anima
e tutto il suo talento(non della SIAE) sia una cosa deplorevole...e quando lo
faccio un po mi sento in colpa ( colpa che comunque dopo un minuto
sparisce)...ma guardiamo all'economia:
- Non ho mai ne venduto ne regalato un solo file scaricato
- Non l'ho nemmeno mai rimesso in circolo (non me ne vogliano gli amici p2p)
- Non avrei mai e poi mai comprato in negozio il materiale che ho scaricato
Risultato in un anno ora spendo:
- 250 euro Connessione adsl
- 200/250 euro per CD DVD vegini (ripeto per uso personale)
- 80/100 euro per inchiosrti stampante , penne x cd ,custodie ecc
- 100 euro per noleggiare DVD alla videoteca
- Senza contare l'hardware sempre da giiornare e rimodernare.
Ora spendo 600/700 euro all'anno contro le 200/300 di prima .
Certo ora possiedo una video/audiocollezzione di tutto rispetto , ma alla fine
dei conti quello che mi chiedo è:ho fatto o non ho fatto muovere l'economia piu
di prima?
e in più un modem adsl che consuma 20 watt accesso h24 ti costa 8 centesimi al giorno cioè 40 euro all'anno di corrente ...
Ciao Mario, vorrei far notare che €0,08 x 365 = ?29,2