Peoplesoft, azionisti dissidenti in tribunale contro poison
Un gruppo di azionisti di PeopleSoft Inc. la società software sotto opa da parte di Oracle ha chiesto a un tribunale del Delaware di ordinare al vertice del gruppo di riaprire le trattative con lo scalatore, che dopo l'ultima offerta a 24 dlr/azione ha posto l'ultima scadenza dell'offerta al 19/11.
Lo scrive oggi il Wall Street Journal.
L'offerta, il cui valore attuale è a 8,8 miliardi di dollari, è sempre stata respinta dal board PeopleSoft e anche se alla fine la maggioranza dei soci del gruppo vi aderisse - condizione perchè Oracle non abbandoni la partita - il sistema di difese messo sul terreno porterebbe a una battaglia di trincea almeno fino all'assemblea di bilancio del 2005.
Ora i soci "dissidenti" hanno chiesto al giudice di riaprire la causa contro gl amministratori PeopleSoft ordinando nel contempo l'eliminazione della "poison pill" con cui il board si è difeso dal merger.
Davanti alla corte è stata presentata anche una richiesta parallela della stessa Oracle, che chiede un'ingiunzione perchè PeopleSoft elimini le stesse misure di difesa anti-scalata.
PeopleSoft e Oracle non hanno ancora dato un commento alle indiscrezioni.
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