Pericolo scampato, il video online rimane libero
Pericolo scampato, il video online rimane libero
Il consiglio dei ministri europeo decide di lasciare il broadcasting online all'auto-regolamentazione: ci penseranno i media provider e le famiglie
La televisione è una cosa. Il video-sharing online un'altra. A naso non ci voleva una scienza per capirlo, ma la Commissione Europea stava per buttare dentro ad un unico calderone normativo tutto ciò che odora di broadcasting. Grazie però alle pressioni del Governo britannico, il pericolosissimo emendamento alla normativa Television Without Frontiers è stato bloccato. Il Consiglio Europeo si è espresso negativamente sulla possibilità di includere i nuovi media e le piattaforme emergenti all'interno dell'impianto normativo vigente. Insomma, i membri della UE non dovranno obbligatoriamente regolare tutto il broadcasting online.
Secondo Ofcom, l'Authority britannica per le Comunicazioni, se la proposta fosse passata si sarebbe creata una gabbia intorno all'intero mondo video, senza troppe differenze tra i servizi di video-on-demand a pagamento e il video-blogging. "Ofcom era piuttosto preoccupata per questo emendamento della legge. Mancava un po' di chiarezza su chi realmente sarebbe stato colpito. Comunque adesso siamo felici di essere riusciti a collaborare proficuamente con la Commissione e gli altri Stati membri", ha spiegato un portavoce del garante inglese...
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