Pirateria digitale, riunione del Comitato tecnico
I comunicati del governo non sono molto chiari, ma questo sembra dire poco e niente eccetto che il governo sembra voler prendere di mira la pirateria digitale. Considerando come ha trattato l'editoria digitale in precedenza c'è da avere paura. Ci sarà qualcuno in questa task force che ha meno di cinquant'anni e sa usare un PC?
Al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio si è riunito il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, di cui al D.P.C.M. 15.09.2008, coordinato dal Prof. Mauro Masi.
Il Comitato ha deliberato la costituzione di una task force interna al Comitato stesso per l'elaborazione di una proposta di un codice di autoregolamentazione tra i soggetti operanti in ambito digitale. Il codice è mirato a contrastare il fenomeno della pirateria.
Il Comitato ha esaminato anche le proposte del rappresentante del Ministro della gioventù ed ha analizzato gli sviluppi del negoziato ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) sugli aspetti concernenti il contrasto alla pirateria digitale.
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Un commento a "Pirateria digitale, riunione del Comitato tecnico":
la domanda è : perchè il governo spende soldi dei contribuenti, (quando ce ne sono pochi) per proteggere i diritti d'autore di pochi, mette tasse del 4% sulle memorie solide che sevono alle macchine fotografiche o ai telefonini, quando chi ha la responsabilità , l'onere di trovare soluzioni , che già esistono, sono solo da mettere in pratica!! è latitante e pensa solo a incassare euri, che introita e non distribuisce, se non in misura minima, e con quale metodologia,o meritocrazia!!! nessuno lo sa??