Il popolo della rete diventa Giudice e Giuria
Il popolo della rete diventa Giudice e Giuria
A finire nel «tribunale» di internet può capitare uno sventurato “innocente” oppure un colpevole.
Succede in Corea del Sud, dove un giovane trentenne accusato di aver indotto la sua ex fidanzata all’aborto prima e al suicidio dopo. La Polizia coreana non ha trovato prove per quest’accusa, ma il popolo della rete lo ha giudicato colpevole.
Dopo vari insulti e minacce di morte, Kim Myong Joe si è trovato costretto a cambiare lavoro ed a trasferirsi con la sua famiglia.
Anche in Cina viene usata la stessa rete per colpire chi commette reati o è sospettato di averli commessi, ed in America sono le stesse forze dell’ordine ad incoraggiare questa pratica, dove vengono pubblicate le foto di persone indagate per pedofilia.
Un mezzo che non concede scampo a chi commette reati.
- [04/02/11] Il giorno X è passato, e ora che facciamo??
- [07/07/10] Prince: Internet è morto
- [13/10/09] I bambini e la Rete (o i genitori e la Rete)
- [11/07/08] Internet superveloce
- [12/09/07] Monitorare la rete con IPTraf