Poveri ma... connessi?
Anche i migliori possono sbagliare.
Ad esempio uno dei maestri dell’economia, Alan Greenspan, così si espresse nel marzo 2000: “l'impatto della tecnologia dell'informazione è vivamente sentito nel settore finanziario dell'economia... molti nuovi prodotti finanziari, e i più importanti sono i derivati finanziari, apportano valore economico spezzettando il rischio e trasferendolo in modo estremamente calibrato... la tecnologia dell'informazione ha reso possibile creare, valutare e scambiare su base globale questi complessi prodotti finanziari...”, un’apologia della cosiddetta new economy, destinata ad implodere da lì a poco, mettendo in crisi tantissime aziende ed investitori...
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