Quando ad uccidere sono i videogiochi: si riaccende polemica
Quando ad uccidere sono i videogiochi: si riaccende la polemica dopo l'assurda morte di un dodicenne russo.
Due giorni fa un ragazzino dodicenne della città russa di Yekaterinburg è morto dopo aver giocato ininterrottamente per 12 ore.
I medici della cittadina degli Urali pensano che tra la morte avvenuta per ictus e il tempo speso a giocare, ci sia una stretta connessione di causa-effetto; il ragazzino a quanto pare, dopo la chiusura estiva della scuola locale aveva preso l'abitudine di recarsi quotidianamente ad un "club di computer" dove trascorreva tra le dieci e le dodici ore al giorno e secondo quanto dichiarato dai testimoni tornava a casa solo per mangiare.
I genitori, d'altra parte, avevano lasciato che il ragazzo scegliesse da solo il tipo di vacanza da trascorrere e non avrebbero mai pensato che quel club, all'apperenza così sicuro, avrebbe costituito un pericolo tanto grande per il proprio figlio.
continua ...news tratta da hirc.it
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