Quando un chip diventa cubico
Non si tratta di tentativi analoghi a quelli fatti in passato, ma di una vera e propria rivoluzione progettuale: nasce il Rochester Cube, chip progettato e costruito per ottimizzare tutti i processi chiave in modo verticale, esattamente come i normali chip sviluppano in orizzontale la propria potenza di calcolo.
"Lo chiamo cubo perché ormai non è più un chip", dice Eby Friedman, professore di Ingegneria Elettrica ed Informatica dell'Università di Rochester, co-creatore del chip. "È così che il computing dovrà essere in futuro. Quando i chip sono coesi l'uno con l'altro, possono far cose che mai si sarebbero potute fare con un normale chip 2D"...
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