Quei pirati ragazzini dalle camerette alle aziende
Giovani e geniali: il sedicenne di Vicenza è l'ultimo di una lista di hacker dal destino già tracciato.
Sono giovani e geniali. Non hanno paura di sfidare istituzioni e colossi hi-tech. E la loro intraprendenza sempre più spesso paga: sono le stesse aziende che avevano cercato di danneggiare ad assumerli per migliorare i propri prodotti. Il giovane studente vicentino, di origini indiane, denunciato alla magistratura dopo aver violato i registri informatici della propria scuola e già "opzionato" da un'azienda di ingegneria web che vorrebbe averlo tra le sue fila, è solo l'ultimo caso della generazione di "baby-hacker" dal destino già tracciato.
Il più celebre è di sicuro George Francis Hotz, alias Geohot, che non ancora 21enne ha messo in ginocchio un gigante del settore tecnologico come la Sony, superando tutte le protezioni della Playstation, poi è stato tra i primi a violare il sistema operativo iOS della Apple, permettendo così di installare sull'iPhone programmi non autorizzati da Cupertino...
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