I risultati "supplementari" di Google
I risultati "supplementari" di Google
Quando si fa una ricerca su Google, il motore di ricerca restituisce una serie di pagine contenenti tutte le pagine web che, sulla base dell'analisi compiuta mediante il proprio algoritmo, risultano essere le più pertinenti.
Non si tratta dunque di risultati completi ed esaustivi, ma di una selezione delle pagine “migliori” (almeno secondo il criterio di Google) ma in fondo all'ultima pagina dei risultati è possibile trovare un link che conduce ai c.d. “risultati supplementari”.
Seguendo questo link l'utente ha la possibilità di visualizzare tutte (e non più solo una selezione) le pagine correlate con la chiave di ricerca effettuata.
La notizia è che Google rimuoverà presto questo link e quindi l'utente non avrà più la possibilità di accedere all'indice dei risultati supplementari.
Come si vede, piaccia oppure no, una cosa rimane sempre costante nell'ambito Seo e Posizionamento: il teatro delle operazioni è sempre in continuo mutamento.
Per tornare al link ai risultati supplementari, la prossima rimozione di questo avrà effetti sia negativi che positivi.
Prima le buone notizie! Google ha promesso di fare maggiore attenzione alle pagine che finiscono nell'indice dei risultati supplementari. In precedenza questo indice era una specie di secchio della spazzatura in cui finivano tutte quelle pagine che Google considerava di basso valore, da fornire all'utente solo ed esclusivamente quando non c'è proprio nient'altro di meglio nell'indice principale.
Google però sembra esseri accorto che in questo indice di serie B finiva anche una grande quantità di pagine web di buona qualità, per cui ha cambiato la propria strategia di indicizzazione: ora, infatti, entrambi gli indici lavoreranno insieme e saranno interrogati simultaneamente ad ogni query degli utenti. Ciò significa, ed ecco la buona notizia, che le pagine dell'indice supplementare, avranno da ora in avanti molte più chances di posizionamento risultando quindi molto più visibili rispetto al passato.
Lo spider di Google (Googlebot) effettuerà il crawling di tutte le pagine presenti nei risultati supplementari almeno ogni tre mesi ed è stato annunciato che questo tempo si ridurrà presto ad un mese circa. Inoltre Google potrà indicizzare url contenenti più parametri dinamici (caratteri jolly) riducendo le restrizioni dell'indicizzazione: pertanto molte pagine web attualmente presenti nei risultati supplementari potranno presto tornare nell'indice principale.
Ma ecco le cattive notizie!
L'indice dei risultati supplementari continuerà ad esistere e le pagine web ivi contenute continueranno ad avere uno svantaggio significativo rispetto a quelle contenute nell'indice principale. Inoltre un tempo di crawling di tre mesi è davvero lungo e significa che tutte le modifiche e gli aggiornamenti apportati alle pagine web non saranno visti da Google che le visiterà solo su scala trimestrale: in tal modo gli sforzi seo su queste pagine saranno molto meno efficaci ed i tempi per il posizionamento si allungheranno a dismisura.
Aldo Paolini Posizionamentopro.com in esclusiva per pc-facile.com
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