Senato: Spam con immagini gay porno su diversi PC
La procura di Roma ha aperto un fascicolo, per il momento contro ignoti, sull' incursione degli hacker che, lunedi' scorso, ha mandato in tilt il sistema informatico del Senato. Sui computer di Palazzo Madama e' infatti apparsa una foto pornografica che ritrae due omosessuali.
Il fascicolo aperto dal procuratore Giovanni Ferrara e' intestato ''atti relativi a'', cioe' privo di ipotesi di reato. La magistratura dovra' stabilire, tra l' altro, se dietro l'attacco degli hacker si celi una vendetta gay contro il licenziamento di Dario Mattiello, il collaboratore del vice presidente Domenico Fisichella. Per il momento il fascicolo processuale contiene gli articoli apparsi oggi sugli organi di stampa.
I tecnici del Senato hanno dovuto sudare sette camicie per debellare il virus gay: quasi ventiquattro ore per riattivare i primi computer, che sono ripartiti solo ieri mattina. Si trattava di un virus nuovo di zecca, censito con la sigla ''worm rbot.zy''. I tecnici hanno dovuto lavorare su ogni singolo computer per cancellare l' immagine porno.
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Un commento a "Senato: Spam con immagini gay porno su diversi PC":
Virus "gay" blocca i pc del Senato
Sistema telematico fermo per due giorni
Un inedito virus informatico ha letteralmente bloccato il sistema telematico del
Senato per due giorni consecutivi. Comparso sugli schermi di Palazzo Madama
lunedì mattina, il baco ha causato un traffico anomalo sulla rete azzerando
completamente la funzionalità di molte macchine. Prima che i pc andassero in
tilt, secondo quanto riferito dai diretti interessati, sui monitor si sono
susseguite inequivocabili immagini porno gay.
Per due giorni gran parte dei computer del Senato sono rimasti spenti senza
alcuna possibilità di utilizzare i tradizionali sistemi di scrittura, Internet o
la posta elettronica. Il servizio informatico di Palazzo Madama ha spiegato che
si è trattato di un virus non censito, non solo dalla società che gestisce il
servizio antivirus per conto del Senato, ma anche da altri fornitori.
Il baco ha potuto insediarsi a causa dei tempi non sufficientemente rapidi per
l'aggiornamento da remoto dal sistema operativo Microsoft, soluzione in funzione
da alcuni mesi. Per ripristinare la funzionalità delle macchine, per 48
consecutive una squadra di tecnici ha provveduto a una bonifica e a un
aggiornamento straordinario di tutti i pc.
Dal prossimo mese, come era già stato programmato, sarà avviata la
"segmentazione" della rete informatica che consentirà di circoscrivere meglio
eventuali infezioni. Una misura necessaria visto che, come ha segnalato il
servizio informatico di Palazzo Madama, nell'ultimo anno l'aumento degli
attacchi hacker contro il sistema telematico del Senato ha fatto registrare un
incremento del 600%.
A tal proposito il senatore Fiorello Cortiana, presidente dell'intergruppo
bicamerale per l'innovazione tecnologica, ha invitato ad avere "più coraggio per
arrivare alla scelta del software libero". "Non posso esimermi dal rilevare -ha
precisato Cortiana- che un maggiore coraggio nella migrazione a macchine che
utilizzano sistemi operativo open come Linux avrebbe evitato quanto è
avvenuto".
E non è tutto qui. In relazione alla scelta di utilizzare immagini gay per
firmare l'ultimo attacco, il presidente della bicamerale per l'innovazione
tecnologica infine ha dichiarato: "Questi attacchi vanno assolutamente
condannati perché invece di aprire le coscienze alla disponibilità al
riconoscimento dei diritti delle minoranze, non fanno altro che richiuderle in
modo offensivo e impediscono a tutti gli utenti di comunicare e lavorare".
News tratta da Tgcom.it