Software, i numeri del sommerso
Diminuisce in molti paesi la pirateria del software business, ma aumentano le perdite: questo è quanto emerge dalla studio annuale condotto su scala globale da IDC per Business Software Alliance (BSA). Stato e mercato, osserva l'associazione, si stanno adoperando per contenere la disseminazione di prodotti ottenuti in maniera illegale ma "la pirateria resta un problema preoccupante".
Sono 57 su 110 i paesi monitorati dallo studio nei quali nel 2008 si è riscontrato un assottigliamento del sommerso, 38 i paesi del mondo in cui la percentuale di software pirata installato sulle macchine di cittadini e lavoratori è rimasta stabile. Ma nel resto del mondo, si spiega nello studio, le copie illegali di software hanno animato ancora più macchine. Se il 15 per cento del software è free o open source, escluso dalle stime, se il software legittimo rappresenta il 44 per cento su scala globale, il 41 per cento è software ottenuto in maniera illegale. E le perdite dell'industria del software, calcolate assimilando ogni copia pirata ad una mancata vendita, hanno raggiunto una quota complessiva di 53 miliardi di dollari, concentrate soprattutto presso le aree del mondo in cui il mercato del software è più solido: un dato senza precedenti, una crescita dell'11 per cento rispetto al dato stimato per il 2007. "Per ogni 100 dollari di software legittimo venduto - si rimarca nello studio - è stato piratato del software per altri 69 dollari"...
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