Sony PlayStation Network: rigettata la class action per l'hack del 2011
I querelanti hanno tempo fino al 9 novembre per ripresentare un nuovo documento con modifiche.
Il Giudice Distrettuale Anthony J. Battaglia ha respinto la maggior parte delle accuse della class action avviata dagli utenti del PlayStation Network dopo la violazione dei dati dovuta all'hack del sistema dell'aprile 2011. Pirati informatici, infatti, riuscirono a impossessarsi dei dati personali, nomi, indirizzi, codici di avviamento postale, password, e-mail, storia dei pagamenti delle bollette, e perfino delle date di nascita di una percentuale non specificata di persone registrate alla piattaforma.
L'azione legale è partita nello scorso luglio: i querelanti accusavano Sony di inappropriata protezione delle informazioni personali degli utenti, di mancato rispetto delle procedure standard del settore e di espozione per gli utenti al rischio di furto di identità. Si richiedevano, inoltre, compensazioni per i servizi a pagamento che diventarono non accessibili nel periodo di chiusura del Psn, che fu necessario a Sony per individuare i colpevoli e aggiungere un nuovo strato di sicurezza al network. Si tratta dei servizi MLB.tv, NHL GameCenter e Netflix...
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