Spam: aumenti record per le mail infette
Spam: aumenti record per le mail infette
Cresce in modo inarrestabile il numero di spam nelle caselle di posta elettronica.
Otto mail su dieci sono infette.
Questi i dati delle ultime indagini sul fenomeno "spam".
Ciò significa che ogni giorno le nostre caselle di posta elettronica contengono e-mail pericolose per la sicurezza dei nostri computer che possono causare gravi danni e truffare gli utenti.
La Commissione Europea si è riunita per discutere del fenomeno "spam" che raggiunge anche percentuali del 90%.
L'esigenza di trovare una soluzione è sempre più evidente, visto che solo nel 2005 sono stati spesi circa 39 miliardi di euro per risolvere problemi causati dalle intrusioni e le truffe via web...
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Un commento a "Spam: aumenti record per le mail infette":
I nuovi spammer
Fra settembre e ottobre Symantec ha rilevato un aumento notevole, oltre il 35
per cento, dello spam. Il dato, in sè eclatante, è ancora nulla se paragonato ad
altre rilevazioni: Total Quality Management Cubed, gestore di black list per lo
spam, ha verificato un aumento dello spam pari al 450 per cento in due mesi e
Sunbelt Software ha visto più che triplicare la quantità di spam filtrato da
sei mesi a questa parte.
Qual è la grande differenza con il passato, l'elemento che ha fatto
aumentare a dismisura il volume di spam? La Rete sta assistendo a un nuovo
fenomeno: vere e proprie reti di pc, ovviamente sottratti al controllo
consapevole del legittimo proprietario, reti chiamate bot net, che spediscono
spam. Sembra dunque superato quanto accadeva fino ad ora, cioè l'utilizzo
da parte degli spammer di un unico server o di un numero limitato di server per
la spedizione dello spam. Ovviare a questo inconveniente era relativamente
facile: una volta individuato il server di partenza bastava bloccare quel
determinato IP associato. Ora invece il problema è molto più complesso: come far
fronte ad una vera e propria rete di pc che spedisce mail tanto indesiderate
quanto fastidiose?
Per avere un'idea di quanto sta accadendo da qualche settimana a questa
parte, basta dare un'occhiata a questo grafico su Total Quality Management
Cubed.
Citiamo un'ulteriore statistica per dare ancor di più l'idea di quanto
sta accadendo e spiegare come di fatto sia molto difficile bloccare gli
indirizzi IP di partenza dello spam per l'elevato numero di pc coinvolti
all'insaputa dei proprietari.
Sunbelt Software ha analizzato lo spam ricevuto in 48 ore in un suo account di
prova. I circa 1100 messaggi identificati come spam provenivano da 160
differenti mail server.
USA Today lo scorso aprile, parlando degli arresti di tre presunti bot masters,
così sono chiamati i signori delle reti di pc la cui sicurezza è compromessa,
che avrebbero creato e controllato bot net, ha denunciato l'aumento del
crimine informatico proprio grazie alle bot net.
Senza adottare i toni allarmistici di USA Today che parla di un numero
elevatissimo di pc in qualche modo compromessi, e allora bisognerebbe intendersi
su cosa si intenda veramente a tal proposito, giova comunque ricordare quanto
affermato da Tim Cranton, direttore di una struttura operativa di Microsoft
deputata alla sicurezza, che definisce le bot net veri e propri strumenti a
disposizione di coloro che desiderano sfruttare internet per compiere
crimini.
Resta comunque attendibile la stima di Messaging Anti-Abuse Working Group che
ritiene che il settanta per cento dello spam sia ormai originato dalle bot
net.
Ovviamente una bot net ha tutto l'interesse ad incrementare la propria
consistenza numerica. In quest'ottica rientra la strategia tesa a
installare adware nei pc colpiti o a utilizzarli nell'ambito di attacchi
denial-of-service verso determinati obbiettivi online.
Ricordiamo a questo proposito quanto accaduto a Blue Frog nello scorso maggio.
Una quantità impressionante di spam ha letteralmente sommerso il sito web della
compagnia e gli utenti dello stesso sito. La campagna spam organizzata ai danni
dell'azienda ha causato non solo il blocco delle operazioni di Blue
Security ma anche seri problemi ad altri provider fra cui Tucows.
Risultato dell'attacco spam? Blue Security ha deciso per il momento di
bloccare il suo nuovo e innovativo servizio anti-spam sotto la minaccia di
aggressioni ben maggiori e pesanti.
Queste bot-net sono oggetto di vere e proprie azioni commerciali: i signori
delle bot net vendono o affittano ad altri la propria rete, aggiungendo guadagno
illecito a illecito comportamento.
tratta dalla Newsletter di Infinito.it
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