Spazio, OCO non ce l'ha fatta
Avrebbe dovuto contribuire, assieme ad un progetto giapponese analogo già in orbita, allo studio e alla comprensione del fenomeno del riscaldamento dell'atmosfera terrestre: OCO, acronimo di Orbiting Carbon Observatory, era un satellite da oltre 250 milioni di dollari che la NASA ha tentato di lanciare in orbita. Un guasto al razzo vettore, tuttavia, ne ha impedito il corretto dispiegamento a circa 650 chilometri di altezza, nella sua predestinata orbita polare. Poche ore dopo è precipitato in mare, nelle vicinanze del continente antartico.
Eppure sembrava fosse andato tutto bene. Nel video che mostra il decollo l'ingegnere che commenta il lancio continua a ripetere che tutti i sistemi sono in linea coi parametri attesi, e che il lancio procede come da programma. Solo più tardi ci si sarebbe accorti che, dopo la separazione del primo stadio del vettore Taurus XL (al suo debutto con la NASA), una struttura di protezione che avvolgeva il satellite e che si sarebbe dovuta staccare una volta usciti dalla parte più densa dell'atmosfera in realtà non si era mossa, intrappolando così OCO nello stesso guscio che l'aveva protetto durante le fasi iniziali delle operazioni...
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