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Suonerie: Le Vibrazioni contro la SIAE

Condividi:         dany 3 01 Maggio 05 @ 14:00 pm

La SIAE dice che sulle suonerie per cellulari non ci sono diritti d'autore? La suoneria è allora regalata agli utenti, per non arricchire distributori e compagnie telefoniche. Questa la filosofia de Le Vibrazioni, che sul loro sito ufficiale www.levibrazioni.it regalano Ovunque Andrò.

Una scelta controcorrente che la stessa band spiega così: "Gli autori non ci guadagnano nulla in tutto il folle mercato delle suonerie che costano più di un litro di latte e di una canzone". "Il guadagno se lo mettono tutto in tasca le compagnie telefoniche e i distributori, quelli grandi però" spiega la band.

Poi l'atto d'accusa alla SIAE: "Non fa nulla, dice: le monofoniche e le polifoniche non hanno diritti d'autore. E allora? E allora noi la si regala". Se non ci sono diritti d'autore sulle suoneria, Le Vibrazioni la regalano.

continua news tratta da portel.it



3 commenti a "Suonerie: Le Vibrazioni contro la SIAE":
dany dany il 01 Maggio 05 @ 14:44 pm

Suonerie: ecco chi guadagna

La decisione della band Le Vibrazioni di regalare le suonerie per cellulari e il Punto Settimanale sui contenuti venduti in abbonamento hanno suscitato un interesse notevole da parte dei lettori di Portel.it.

"Chi incassa i due euro chiesti per le suonerie monofoniche e polifoniche, visto che non lo fanno gli autori della musica?" la domanda piu' frequente rivolta alla redazione (redazione@portel.it).

Ecco al risposta: i soldi versati dagli utenti al gestore di telefonia mobile vengono versati allo Stato (IVA 20%), alla SIAE (12-12,5%) e al content provider (chi vende le suonerie). La percentuale che il gestore versa al content provider (detta retrocessione) dipende dai volumi mensili di traffico che il content provider riesce a garantire.

Per i player maggiori, il gestore di telefonia restituisce al content provider una percentuale tra il 27-28% (TIM) e il 50-55% (Wind), passando per il 40-45% di Vodafone. I content provider con minori volumi di traffico devono accontentarsi di retrocessioni medie del 30% da tutti gli operatori di telefonia.

continua news tratta da portel.it

zendune zendune il 02 Maggio 05 @ 11:50 am

Ma se l'autore non riceve nulla, perché S.I.A.E. si prende la quota ? S.I.A.E. dovrebbe tutelare l'autore del brano, ma se questi non deve riceve nulla, non vedo cosa debba tutelare S.I.A.E.

dany dany il 02 Maggio 05 @ 12:03 pm

Non voglio dilungarmi troppo, ma ho posseduto un locale pubblico, e la S.I.A.E. mangia soldi in qualunque maniera, paghi per ogni cosa che possiedi, TV, Radio, e per esempio le Casse, queste ultime le paghi in percentuale all'importo più alto che paghi dei diffusori installati. Se capita che tardi anche di solo un giorno il pagamento la cifra raddoppia immediatamente e le cifreeee....., paghi inoltre anche la R.A.I. In totale cifre astronomiche, se poi vuoi fare un concerto o fare vedere qualche TV a pagamento si parla di milioni delle vecchie lire (per un locale di 100 mq).
Altro che tutelare i diritti degli artisti, chiamale pure tasse sulle tasse e ci sarebbe ancora molto da dire ma lasciamo stare che è meglio.

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