Tablet: a Bologna libri, quaderni e astucci vanno in soffitta
Una volta, ai miei tempi, l'aspetto più bello della ripresa della scuola era il profumo dei libri nuovi, la scelta del diario su cui durante tutto l'anno si sarebbero scritti i compiti e disegnati i cuoricini col nome dell tipo di quinta di cui ci si era follemente innamorate (poi sbianchettato quando il tipo si metteva con la bella della scuola), l'infilata di quaderni e quadernoni e copertine ad anelli per i compiti a casa, le penne colorate, e l'astuccio che, almeno nel mio caso, assieme a quello che occorreva per scrivere conteneva uno specchietto e un mascara. Mesozoico.
Il presente, che poi è l'anticamera del futuro, sarà a banchi sgmoberi di carta e penna, libri e astucci. A Bologna, dal prossimo settembre, la prima del liceo scientifico dei Salesiani userà solo tablet Android. Gli alunni e i professori (ma io l'avrei voluta proprio vedere la mia sessantottenne temibilissima prof. di greco del liceo alle prese con un tablet) avranno a disposizione ognuno un tavoletta digitale su cui saranno caricati libri di testo, appunti e compiti a casa. Per quelli in classe, no, per quelli vale ancora il foglio protocollo piegato in due, così come per il registro che sarà ancora quello con la copertina cartonata offerto dal Ministero. Per il resto tutto sarà digitalizzato, inserito e archiviato nel server della scuola, per accedere al quale ognuno avrà il suo username e la sua password...
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