Taiwan, produzione propria di Pc
Per molto tempo le aziende taiwanesi hanno prosperato grazie alla fabbricazione a basso costo di computer, processori e altri prodotti tecnologici per conto delle multinazionali straniere. Negli ultimi anni, invece, le società dell'isola hanno deciso di puntare sullo sviluppo di propri marchi.
Adesso, per esempio, Asustek Computer (Asus) ricava buona parte delle sue entrate dalle nuove linee di Pc portatili e palmari sviluppate dalle proprie squadre di designer industriali. La politica di Asus è stata seguita da aziende come Acer, che ha lanciato il marchio Benq, e Quanta, il più grande produttore mondiale di computer portatili, che ha investito 3,7 miliardi di dollari in un centro di ricerca e sviluppo.
Con l'appoggio del governo di Taipei, inoltre, è stato creato il Taiwan design centre, che finanzia corsi di design e fornisce consulenza alle aziende.
"Le compagnie taiwanesi", spiega Jason Dean, "hanno capito che occorrono creatività e innovazione per restare competitive in un mercato su cui incombe la spietata concorrenza della Cina".
Gran parte della produzione manifatturiera taiwanese, infatti, è stata trasferita sul continente per ridurre i costi; pertanto, solo prodotti ad alto valore aggiunto possono garantire una stabilità alla crescita economica dell'isola.
News tratta da Mytech.it
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