Tele2 e blocco P2P. L'antitrust apre istruttoria per pubblicità ingannevole
Deciderà l'Antitrust se Tele2 (di recente acquisita da Vodafone Italia) dà sul proprio sito informazioni coerenti e corrette rispetto ai continui blocchi che i propri utenti denunciano quando utilizzano connessioni P2P. Dopo la nostra denuncia [1] ci è pervenuta oggi la comunicazione ufficiale dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (competente in pubblicità ingannevole) che “verificherà” la bontà di quanto denunciato. [2]
Tele2 sul suo sito afferma che “l'accesso ad Internet è senza limiti di traffico e di consumo” e che “Le nostre offerte Adsl non pongono comunque alcuna limitazione al traffico.”, in netto contrasto con quanto pubblicamente dichiarato da dirigenti della società in interviste al quotidiano online Punto-Informatico.it e con l'esperienza quotidiana di centinaia di utenti. In pratica il gestore limita o blocca la banda quando si utilizza il protocollo P2P per scaricare contenuti dalla Rete.
Il blocco del P2P non è solo un'inadempienza contrattuale, ha risvolti che hanno a che fare con il buon funzionamento del mercato (alcuni fornitori di contenuti, come le IpTv utilizzano esclusivamente questo tipo di tecnologia per erogare il servizio ai propri clienti) [3] e con la net-neutrality, sulla quale il dibattito negli Usa è aperto con l'Autorità tlc che sta già indagando sul comportamento del gestore Comcast [4].
Domenico Murrone, consigliere Aduc.
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