Un gioco per una tranquilla cenetta tra amici
Non è fastidioso quando una piacevole cena tra amici viene costantemente interotta dall'incessante suono dei messaggi e delle telefonate sui numerosi cellulari presenti al tavolo? Qualcuno si è inventato un gioco che offre una soluzione: The Phone Stack (la pila di telefoni).
Il gioco, chiamato anche "Non essere fastidioso come una pigna nel c**o durante le cene con gli amici" ha come obbiettivo il porre un freno alle interruzioni. Subito dopo che tutti i commensali hanno ordinato, tutti posizionano il proprio o i propri cellulari o smart phone al centro del tavolo con lo schermo verso il basso. Come suggerisce il nome del gioco, i dispositivi si possono anche impilare uno sopra l'altro.
Anche se uno dei diabolici dispositivi dovesse suonare, a nessuno è permesso prendere uno qualsiasi dei rumorosi, luminosi e vibranti aggeggi. Se qualcuno non fosse in grado di resistere alla tentazione, con il prendere il telefono automaticamente si fa carico di pagare interamente il conto.
L'idea è nata in California, l'ha avuta una ventenne di nome Stephie che ha descritto il gioco sul suo blog e ha commentato "Vi suggerisco di non essere troppo rigidi con l'applicazione delle regole e con l'invitare le persone a partecipare al gioco. Il punto chiave del gioco è creare un ambiente in cui le persone sono attive nella discussione e stanno attente a quello che viene discusso. Ma, ovviamente, se uno deve assolutamente rispondere alla chiamata... dovrà rispondere anche alla chiamata del cameriere."
In California sono in molti quelli che lo usano gia come etiquette per i pranzi.
4 commenti a "Un gioco per una tranquilla cenetta tra amici":
ma spegnerli no eh?
L'idea è molto buona (anche quella di spegnerli) ma io per lavoro sono sempre reperibile (addirittura non posso andare in luoghi in cui dovesse esserci mancanza di campo)...!!! Vorrà dire chiederò una deroga sostituendo la cena con la mancia.....
tra le tante cose, sono anche capo scout.
Ai miei ragazzi cerco di insegnare un valore chiamato "essenzialità".
I cellulari li hanno e continueranno ad averli, ma quando sono in uscita, per la
maggior parte del tempo sono spenti. Li faccio accendere solo al "capo
pattuglia" quando vanno in esplorazione da soli (non si sa mai).
In riunione, chiediamo sempre di spegnere i cellulari: è la prima cosa che si fa
prima di iniziare con la preghiera. Solo chi ha l'obbligo di reperibilità lascia
il cellulare acceso, ma silenzioso.
I ragazzi, adesso, non se ne rendono conto, ma senza il cellulare, in certe
situazioni, si vive anche meglio.
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