Umts: Blu, chiesta condanna ad un anno per 19 amministratori
Per 19 amministratori delle società che facevano parte del consorzio Blu, che partecipò alla gara per le licenze Umts, i pubblici ministeri hanno chiesto oggi un anno di reclusione, 1.000 euro di multa e l'interdizione a stipulare contratti con la pubblica amministrazione per la durata della pena.
Per altri due amministratori, Luigi Abete e Gilberto Benetton, è stata invece chiesta l'assoluzione per non aver commesso il fatto.
I 19 amministratori sono: Giancarlo Elia Valori, Enrico Casini e Angelo Milanello (Blu), Pasquale Pio Cannatelli (Mediaset), Davide Croff (ex Bnl), Francesco Gaetano Caltagirone e Fabio Gera (Gruppo Caltagirone), Gianni Mion (Edizioni Holding), Alberto Meomartini e Sergio Primus (Italgas), Bob Warner (British Telecom), Vito Gamberale (Autostrade), William Bruce Hicks (Vistacom), Luigi Cera e Ferdinand Willeit (Sitech), Giovanni Calabretta, Enzo Concina, Salvatore Pino e Agostino Spoglianti.
Le pene sono state chieste oggi dai Pm Salvatore Vitello e Rodolfo Sabelli.
Le pene sono state chieste per gli amministratori delle società che nell'ottobre del 2000 facevano parte del consorzio Blu e che deliberarono la partecipazione alla gara per le licenze Umts per i telefoni mobili di terza generazione.
Agli imputati è stato contestato il reato di concorso in turbativa d'asta.
A favore degli indagati ci furono i giudizi del Tar del Lazio nell'estate del 2001 e, successivamente, del Consiglio di Stato, che diedero ragione a Blu dopo il ricorso presentato dall' Avvocatura dello Stato. Anche l'Antitrust giudicò corretto il comportamento del consorzio nella gara.
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