Usa: chip sottopelle per i pazienti

Si innestano con una breve operazione

Dopo un lungo e acceso dibattito, negli Usa la Food and Drug Administration ha dato il via libera all'uso di chip sottopelle per scopi medici. Prodotti dalla Applied Digital Solutions, i dispositivi potranno essere utilizzati per conservare e trasferire tutte le informazioni sanitarie di un paziente. Tecnicamente parlando, il chip medico può essere impiantato nel braccio dei degenti con un'operazione indolore che non richiede più di una ventina di minuti.

Grazie alla sua flessibilità, possono essere archiviati dati di ogni genere quali patologie, allergie e cure intraprese. Battezzato "Verichip", secondo quanto riferito dalla stessa casa costruttrice, il chip sottopelle potrebbe eliminare i frequenti errori informativi e far risparmiare le strutture ospedaliere.

L'idea alla base del progetto prevede l'installazione negli ospedali di speciali "lettori" capaci di tradurre le informazioni e di aggiornare il profilo sanitario del paziente.

Prima di dare il via libera per l'inserimento anche dei dati medici nel microchip, la Fda aveva già consentito l'uso del Verichip come "contenitore" di informazioni esclusivamente personali. Sul piano dell'interazione, il dispositivo sottopelle è considerato "dormiente" fino a quando non viene avvicinato agli scanner con cui si interfaccia e comunica.

Al momento, il suo utilizzo è ancora piuttosto limitato, ma presto, garantisce la stessa Applied Digital, sul mercato arriveranno nuove versioni più evolute capaci di gestire anche transazioni economiche e funzionare da rilevatore Gps. In futuro le informazioni personali passeranno sottopelle: la vera sfida sarà convincere l'opinione pubblica.

News tratta da Tgcom.it