Videogiochi: Console dai giorni contati?
Videogiochi: Console dai giorni contati?
Lars Butler: "Rimane solo un'altra generazione di console da gioco, ecco tutto"
Queste le parole del fondatore di Trion World Network, Lars Butler, che pur trattandosi di base di una semplice opinione lascia ben intendere quale potrebbe essere il prossimo futuro del videogioco.
Butler non é l'unico però ad avere questa opinione: Rick Wickhamn di Games for Windows dichiara di credere che le console abbiano i giorni contati, mentre il vice presidente di NVIDIA, Roy Taylor, afferma che il vantaggio d'essere degli sviluppatori sta nel sapere in anticipo quali saranno le novità in arrivo. Novità che risultano parecchio discostanti dall'odierna realtà delle home console, e che creeranno un abisso tra i giochi per PC da quelli per console.
Tocca ora a John Romero, co-fondatore di id Software, che senza troppi giri di parole vede un futuro non roseo per XBOX360 e PS3 che sì, ammette, sono potenti ma risentiranno presto dei sempre più economici processori multi-core e di tutto l'hardware che in futuro ne frutterà appieno le loro potenzialità. Duri commenti inoltre sui giochi disponibili, molti simili tra loro e spesso dalla bassa qualità.
Non stupisce molto inoltre gli apparenti elogi nei confronti dell'ultima nata della casa Nintendo, il Nintendo Wii, definita la console dalla concezione perfetta, senza pretendere d'essere un PC e con un "target" diverso dagli "hardcore gamer".
Ma cosa vuol dire tutto questo? È scontato che col passare di anche solo un paio di anni le console risulteranno obsolete contro i moderni PC, ma fin qui non c'é niente di nuovo. Console come la PS2 nonostante la sua bassa potenza di calcolo sta festeggiando i 10 anni di servizio, quale PC é mai arrivato a tanto senza modifiche?
Inoltre la teoria di conoscere in anticipo per gli addetti ai lavori le nuove tecnologie a disposizione é valevole anche per le maggiori case delle Home Console. Ridicolo inoltre elogiare Nintendo, non molto per la sua console ma per le sue scelte strategiche.
Vero di contro che le console stanno diventando sempre più dei computer, tanto che con la PS2 era già possibile programmare da sè piccoli giochi come Pong e simili. Questo per non parlare ormai delle più recenti XBOX360 e PS3 aventi potenze di calcolo ben superiori al PC che sto utilizzando io stesso adesso per scrivere questo articolo. Non teniamo conto poi che le console non hanno da sostenere inutili e pesanti sistemi operativi in Background potendo quindi utilizzare appieno tutte le proprie capacità solo per il gioco, necessitando quindi di minori risorse.
Forse però non hanno tutti i torti, ma vedono l'evoluzione dal punto di vista sbagliato. Ormai con le console si può fare di tutto, giocare, ascoltare la propria musica preferita, vedere un film come al cinema, navigare su internet, noleggiare o comprare film a qualsiasi ora del giorno e della notte o più semplicemente vedere le proprie foto preferite tramite uno "slide show". Tutto questo comodamente seduti sul proprio divano e con grande semplicità, alla portata di tutti e con una spesa nettamente minore.
Che Console e PC si scambieranno in futuro i ruoli? O forse semplicemente le console stanno acquisendo una fetta sempre maggiore del redditizio mercato dei videogames e dell'intrattenimento?
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2 commenti a "Videogiochi: Console dai giorni contati?":
Semplicemente si dice che basare lo sviluppo di una console sulla potenza non
avrà presto più senso man mano che i PC saranno sempre di più facile utilizzo
(come oggi le console) e sempre più potenti, tutto qui.
Il vantaggio delle console rimane per ora proprio la loro stabilità. Sviluppare
un gioco per console ti chiude in una scatola da cui non si può uscire,
sviluppando per PC..."ma si, aumenta un attimo i requisiti del
sistema"...con tutto ciò che ne consegue.
Per quanto riguarda nintendo c'è da elogiare e alla grande, mentre gli
altri han puntato tutto su dei sistemi potenti loro si son focalizzati su nuove
esperienze di gioco, cosa c'è di ridicolo? Hanno affrontato una sfida e
sembra la stiano vincendo.
Non possiedo un WII, ma ho un DS, senza il touch screen sarei stufo da tempo di
giocarci.
La storia ha finora insegnato che maggiore é la potenza del PC più saranno
pesanti i programmi che verranno utilizzati, col risultato che la crescita di
risorse hardware non é proporzionale alle reali risorse disponibili per
l'utente. Questo sopratutto perché gli sviluppatori invece di ottimizzare
si dicono, permettimi di citarti, "ma si, aumenta un attimo i requisiti del
sistema", causando perdite inutili di risorse. Di conseguenza che in futuro
vi saranno computer più performanti é scontato, come é scontato che per il
prossimo sistema operativo sarà necessario avere almeno 2Gb di RAM per avere una
fluidità accettabile per scrivere una lettera o inviare un e-mail.
Riguardo il commento su Nintendo hai ragione, Nintendo é da elogiare per essere
da sempre all'avanguardia e sperimentatrice di idee che spesso e volentieri
dettano nuovi standard qualitativi, ma gli elogi di John Romero sembrano
derivare più dal fatto che Nintendo col Wii non rappresenta ora un pericolo
capace di sottrarre pc-games e quindi non sono direttamente in concorrenza, come
voluto e sempre precisato da Nintendo. Probabilmente se come processore avesse
avuto un mostro di potenza e la grafica in HD, Romero non avrebbe elogiato
nessuno e criticato semplicemente tutti. Da qui il passo dell'articolo che
dice "Ridicolo inoltre elogiare Nintendo, non molto per la sua console ma
per le sue scelte strategiche."
Le nostre rimangono ora comunque opinioni, saranno gli anni a venire che ci
sveleranno su cosa e come videogiocheremo. ;)