Videogioco Manhunt 2, la BBF lo censura
Videogioco Manhunt 2, la BBF lo censura
La BBF, British Bourd of Film Classification, ha ritenuto di dover censurare il videogioco Manhunt 2, dopo un'attenta e accurata supervisione. Nel Regno Unito è quindi bandito.
Manhunt 2 è un gioco d'azione dai contorni horror sviluppato e venduto dalla Rockstar Games, software house non nuova alla realizzazione di videogiochi violenti e/o a sfondo sessuale. È il 2: la prima versione del gioco ha anch'essa suscitato scalpore essendo stata associata all'assassinio del quattordicenne Stefan Pakeerah da parte dell'amico diciasettenne Warren LeBlanc, entrambi giocatori del videogame.
Dalla BBF arrivano dichiarazioni riguardo la decisione presa; a parlare sono Sue Clark e David Cooke, responsabile e direttore che dichiarano di aver "discusso a lungo prima di prendere questa decisione su Manhunt 2, la censura non è qualcosa che noi prendiamo alla leggera." E ancora: "di solito cerchiamo una soluzione al problema provando a tagliare, modificare o rimuovere alcune scene particolarmente violente in un videogioco, ma nel caso di Manhunt 2 questo non è stato possibile. In Manhunt 2 in ogni singolo livello il giocatore è incoraggiato a perseguire scene di brutale violenza, atrocità ed omicidi. Incoraggia a compiere crude uccisioni con elevata freddezza e distacco." Ed infine: "nel gioco c’è un prolungato e crescente sadismo gratuito nel modo in cui queste uccisioni avvengono e sono incoraggiate."
La Rockstar Games ha due settimane di tempo per presentare un ricorso; per ora la censura colpisce sono gli inglesi ma si attendono reazioni a breve anche da altri Paesi, Italia compresa.
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