VOIP: I nuovi protocolli dell'Ip telephony
Volendo individuare i motivi del boom dell’Ip Telephony che sta avendo luogo in questi mesi, si possono citare numerosi fattori sociali, economici e tecnologici: da un lato la maturazione delle tecniche di accesso Internet, con connessioni a banda larga sempre più diffuse nel mercato consumer, dall’altro la maggior confidenza che il grande pubblico avverte nei confronti del settore informatico, per non dimenticare la caduta, anche qui in Europa, di molti monopoli statali tra cui quelli del mondo delle telecomunicazioni. Senza voler trascurare alcuno di questi aspetti, è bene tenere in considerazione un fattore altrettanto importante, chiedendosi quali siano stati i passi necessari per adeguare la rete Internet a un’applicazione, come quella telefonica, sviluppatasi su tecnologie totalmente differenti.
Il primo elemento da tenere in considerazione è quello dell’affidabilità delle comunicazioni VoIP: la rete Internet è nata come struttura di comunicazione dati e poco si adatta, nella sua forma nativa, alle trasmissioni in tempo reale come quelle della telefonia su Ip. Si tratta innanzitutto di una rete a commutazione di pacchetto, una tecnologia che, a differenza della commutazione di circuito impiegata dalla rete telefonica tradizionale, non assegna delle risorse dedicate; se nel caso dei network circuit switched è possibile stabilire un canale fisico che mette in comunicazione i due terminali e rimane a loro disposizione per tutta la durata della chiamata, in una rete a pacchetto il traffico è invece segmentato in frammenti che viaggiano autonomamente lungo la rete per giungere a destinazione.
Questa procedura ha lo scopo di massimizzare l’impiego delle risorse di rete, ma può presentare numerosi svantaggi per quanto riguarda le comunicazioni in tempo reale: è necessario infatti che i pacchetti giungano a destinazione con un ritardo adeguato per la conversazione (una latenza superiore ai 400 millisecondi è considerata inaccettabile), nell’ordine corretto e con una spaziatura temporale costante. I meccanismi di riordinamento e de-jitter (con jitter si intende appunto la varianza nel ritardo tra i pacchetti) si basano necessariamente sulla presenza di un buffer in ricezione, che ha però lo svantaggio di inserire ulteriore latenza nella comunicazione.
La telefonia su Ip non è invece particolarmente minacciata dalla perdita dei dati: il cervello umano è in grado di compensare, in caso di comunicazione vocale, alla mancata ricezione del 5% dei dati, riuscendo comunque a ricostruire l’informazione con processi di interpolazione. Per questo i protocolli di trasmissione su cui si basano le piattaforme VoIP, tipicamente Rtp ( Real Time Protocol ) e Rtcp ( Real Time Control Protocol ), sfruttano il trasporto Udp, meno affidabile del Tcp dal punto di vista della consegna ma più “reattivo” nella trasmissione su reti Ip.
Il problema dei ritardi deve comunque essere affrontato anche a livello di risorse di rete, e proprio per questi motivi si sono introdotti i protocolli di Quality Of Service (Qos); si tratta essenzialmente di sistemi che attribuiscono a determinate applicazioni delle priorità in termini di ritardi o bit error rate per assicurare una consegna più rapida ai servizi time sensitive come la telefonia su Ip.....
...continua la news tratta da PcProfessionale.it
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Un commento a "VOIP: I nuovi protocolli dell'Ip telephony":
Carino l'articolo, è un ottimo compendio dei protocolli utilizzati in VoIP. Però sinceramente non vedo nulla di nuovo...