Voto in condotta? Gli studenti sul web poco convinti
Polemiche sulla reintroduzione del voto di condotta.
Tra i forum frequentati dai giovani studenti tira aria di malcontento misto a menefreghismo: poco importa quel che il Ministro all'Istruzione farà a partire dal 2008/2009, il voto in condotta, seppur tolto da diversi anni, sembra non essersene mai andato del tutto.
Mascherato dietro a votazioni più basse o più alte, il voto in condotta secondo gli stessi studenti è sempre stato applicato dai professori fino al recente ultimo anno scolastico: "le preferenze", si legge nei commenti di alcuni forum, "ci sono da sempre, i lecchini l'hanno vinta e chi si oppone viene marchiato e segato."
Tra i vari post di lamentele e i "che mi frega" troviamo anche chi invece trova corretto il reinserimento di tale votazione: "serve qualcuno che metta le cose apposto", dicono, "e che faccia tornare in riga questa malata gioventù."
Il Decreto Legge 1 settembre 2008 , n. 137, oggetto di discussione.
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3 commenti a "Voto in condotta? Gli studenti sul web poco convinti":
Bene, il voto in condotta servirà a calmare i bollenti spiriti di qualche
bullo.
Il fatto del 'lecchino' o del 'paraculo' sono teorie che, se vere, possono
applicarsi anche ad un semplice esame orale. Che facciamo allora, eliminiamo le
interrogazioni perchè possono discriminare ?
La "condotta" valuta la capacità comportarsi in un certo modo in un certo
ambiente. Questo implica avere un atteggiamento educato e rispettoso, non ha
nulla a che vedere con l'accondiscendenza o la contestazione dei pareri del
professore. Il "sapersi comportare" è una base dell'essere civili e del vivere
civilmente ed è giustissimo che venga insegnato a scuola. Ogni luogo ha delle
sue "regole" e le persone che vi si trovano all'interno sottostanno a tali
regole a seconda del "ruolo" che hanno.
Quindi mastico lo gomma sbracato su una sedia a casa ma non in ufficio ne in
chiesa/moschea/sinagoga/tempio e nemmeno in classe. Ascolto la radio del mio
cellulare a tutto volume nella mia stanza, non sull'autobus in mezzo a altra
gente. Spengo il telefonino se sono in un abiente silenzioso dove altra gente fa
lavori che richiedono concentrazioni, non lo faccio squillare e poi rispondo
urlando i cavoli miei anche nelle orecchie di chi mi circonda.
Sembrano cose scontate, eppure di piccoli cafoncelli maleducati che non sanno
stare tra la gente ne vedo fin troppi e ciò che non gli hanno insegnato i
genitori glielo deve insegnare qualcun altro...
A chi dice che il voto in condotta possa essere strumentalizzato da professori
che hanno in antipatia determinati studenti dico che è molto più facile per loro
penalizzarli con le votazioni delle proprie materi che non uno che invece è
discusso da tutti i docenti insieme. Difficilmente il contrasto con un singolo
docente può far calare il voto dal potenziale 10 fino al 5 e alla bocciatura...
Sono favorevole al ritorno del voto in condotta, se questo porta dei cambiamenti
ulteriori a livello di rapporto maestro-insegnante-professore/alunno/famiglia.
Francamente ho sentito delle storie che mi hanno fatto rabbrividire più sul
comportamento dei genitori che su quello degli alunni (diretta conseguenza del
primo). Il potere di dare punizioni, adeguate, da parte degli insegnanti è
pressochè nullo e questo perchè i genitori si possono permettere di fare causa
anche per le più piccole cose e contestare anche i troppi compiti alle
elementari (alle elementari!!!!). La nostra scuola, soprattutto elementari e
medie, ha perso molto del suo potere educazionale, e purtroppo anche la
famiglia, con questo non voglio assolutamente accusare la totalità dei genitori,
ma è anche da lì che deve partire un cambiamento.