News: tutti i segreti di Internet

Sul Web le vittime dell'Olocausto

Condividi:         ale 23 Novembre 04 @ 17:00 pm

Online biografie di 3 milioni di ebrei
Dopo cinquant'anni di lavoro, per la prima volta il Museo dell'Olocausto di Israele ha messo online la vita e le storie di tre dei sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti. Messo a punto da oltre millecinquecento persone e disponibile all'indirizzo yadvashem.org, il triste elenco è il frutto di una meticolosa digitalizzazione iniziata nel 1953 e fortemente voluta dal parlamento israeliano.

Nelle schede, oltre ai dati anagrafici, sono stati raccolti tutti i documenti utili per ricostruire dettagliatamente le singole biografie delle vittime della Shoah. Due le lingue disponibili per la lettura su Internet: inglese e ebraico. Milioni invece le pagine di testimonianze presentate al Yad Vashem (il museo situato alla periferia di Gerusalemme) da sopravvissuti, parenti e amici degli ebrei trucidati durante l'Olocausto.

Come sottolineato sulle pagine del portale, le storie delle vittime sono state ricostruite grazie anche a numerosissimi documenti storici quali liste di detenuti nei campi di concentramento e corrispondenze naziste. Dietro ogni nome c'è una storia fatta di luoghi, di persone, di amici di mestieri e di tanta sofferenza.

All'interno del data-base si possono effettuare ricerche di due tipi: per nome e per luogo. E' sufficiente digitale il nome di una vittima per visualizzare una scheda completa di data e luogo di nascita, stato civile, residenza e, se è nota, data e luogo di morte. Per ogni scheda è disponibile un link alle relative testimonianze presentate al Yad Vashem. E non è tutto qui. Accanto al nome della vittima, infatti, un altro link porta direttamente a un'altra scheda in cui è possibile reperire ulteriori informazioni sugli altri membri della famiglia deceduti durante l'Olocausto.

Diverso invece il discorso se si effettuano ricerche per luogo. Digitando il nome di una città, infatti, viene visualizzato l'elenco delle vittime nate, residenti, deportate o decedute nei pressi di tale centro. Grazie allo Yad Vashem anche il Web rende omaggio alle vittime della Shoah.

News tratta da Tgcom.it



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