Wi-Fi obbligatorio nei luoghi pubblici?
La proposta di Legge è ad opera del Partito Democratico.
Wi-Fi obbligatorio nei luoghi pubblici? L'idea - destinata a esercizi commerciali con superficie superiore ai 100 mq e con due o più dipendenti - non sarebbe affatto male e farebbe felici molti internauti che potrebbero utilizzare il collegamento in larga scala per collegarsi con tutti i dispostivi a disposizione obbligando i luoghi pubblici a installare una rete wireless e a renderla gratuita per tutti: dal titolo "Disposizioni per la diffusione dell'acceso alla rete internet mediante connessione senza fili", la proposta è stata realizzata dal deputato Sergio Boccadutri del PD, firmata da 106 parlamentari e prevede una multa fino a 5.000 euro per coloro che non si metteranno in regola.
Se andasse in porto bar, ristoranti e altri luoghi pubblici dovrebbero installare una rete wireless gratuita e libera.
Entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, al fine di facilitare l'accesso alla rete internet, tutti gli esercizi commerciali, le associazioni culturali aperte al pubblico, i taxi, gli esercenti attività di noleggio con conducente, i bus privati, i treni e gli aerei registrati in Italia hanno l'obbligo di dotarsi di collegamento alla rete internet e renderla disponibile tramite tecnologia wireless basata sulle specifiche dello standard IEEE 802.11 (wifi), consentendo l'accesso a tutti a titolo gratuito e senza necessità di utilizzare credenziali di accesso e password.
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7 commenti a "Wi-Fi obbligatorio nei luoghi pubblici?":
Francamente, benchè sia favorevolissimo alla diffusione del wifi libero e gratuito che uso di frequente, non ritengo corretto imporre ai locali di metterlo a disposizione. Meglio sarebbe prevedere un (piccolo) sconto fiscale a chi lo fa, e d'altronde è interesse dei gestori offrire questo plus per attrarre clientela. Se fossi un gestore e non volessi avere una linea telefonica con i relativi costi o semplicemente per mio sfizio personale perchè devo essere obbligato?
sarei ancora più drastico: deve essere almeno a 100 mbit/sec garantiti!
drastici!!! almeo 100 mbit/sec garantiti . E' l'ora di smettere di fare i sottosviluppati. Interent free per tutti!
credo sarebbe un'ulteriore costo per gli esercizi commerciali. Lasciare la libertà a ciascuno di essi di metterlo a disposizione a fini commerciali. Perchè non imporlo ai fornitori di servizi telefonici e agli enti pubblici visto che stanno portando tutto in rete ?
E' solo un ulteriore balzello sulle imprese e sugli autonomi. Ma le famose reti
comunali/provinciali che fine hanno fatto?Quando funzionano, in genere male,
occorre registrarsi, con ovvie procedure burocratiche farraginose per le
credenziali di accesso e password, tanto che non le utilizzo per i miei viaggi e
giri di lavoro e non.Per cui visto che lo stato non ci riesce, obblighiamolo ai
privati, addossando ad essi i relativi costi, dandogli pure le responsabilità
civili e penali conseguenti al cattivo uso da parte degli utenti, è la normativa
attuale in merito che ne la responsabilità.
Sono favorevole al WiFi aperto, tanto che nelle mie reti, c'è un accesso libero
in WiFi (anche su strada, nel raggio di 150m da casa e studio) per chiunque e
senza registrazione.Ma è una mia scelta, se fosse una scelta obbligata, le
chiuderei subito.Al solito i ns. politici sono i primi a non conoscere le leggi
sia sulle responsabilità per le reti, ma anche sulla legislazione sul
commercio:Il locale commerciale minimo, per gran parte delle attività è di 60
mq, e fino a 250 mq sono "negozi di vicinato", quindi attività minori, che già
sono in sofferenza e stanno chiudendo; ergo la scelta dei 100 mq oltre a colpire
i piccoli è in contrasto con il resto delle normative. Potrei continuare a iosa
sulle incongruenze e conflitti con le altre normative di questa proposta.Al
solito è una "cretinata" che servirà solo ad aumentare la confusione
normativa.Poi c'è il fatto non secondario l'obbligo alla connessione, questi
politicanti sono convinti che se non sei connesso H24 non vivi, e se non twitti
con loro sei un'anima persa.Personalmente ho montato a studio la prima rete
cablata nel lontano 1986 connessa a 300 b con fidonet, e nel 1996 una 100 base
T, quindi non mi considero un retrogrado, ma non sento certo la necessità di
essere connesso in continuazione, vivo benissimo senza twitter o selfie, quando
mi serve una connessione attivo quelle dei miei smartphone, o l'internet key dei
miei laptop.Poi sarebbe il caso che siano le pubbliche amministrazioni a far
funzionare le proprie reti: ultima la Regione Lazio che ha soppresso la
ricezioni delle Pec per le certificazioni con la scusa che essendo cambiata la
normativa non possono fare la verifica formale, oppure a rendere semplici gli
accessi, oggi spesso l'accesso è talmente complesso da renderlo quasi
impossibile; sono riusciti ad aumentare la burocrazia perfino in rete.E' ora di
piantarla di caricare tutte le inefficienze dello stato sui cittadini.
Sottoscrivo le sante parole di Eduardo: siamo un poPPolo di subalterni, sottomessi ad una manica di arroganti politici che, nulla avendo da fare, voglion soltanto apparire. Meglio i burocrati, che nulla fanno.