Windows 7: il Service Pack 1 meno atteso della storia?

Pare che infine qualcuno abbia messo le mani su quella che potrebbe essere la versione definitiva dell'imminente Service Pack 1 di Windows 7 (e di Windows Server 2008 R2).

Già a dicembre si diceva che il SP1 fosse stato completato con gli ultimi ritocchi, ma solo ora ne circola la prima versione non ufficiale.

Microsoft non ha detto se la versione che è trapelata sia l'effettiva "release-to-manufacturing". Come di consueto, si sono limitati a raccomandare di attendere la versione ufficiale in modo da evitare malware o altri rischi per la sicurezza. Suggerimento che mi sento di appoggiare al 100%.

A dirla tutta, nonostante ci sia una certa curiosità, non si respira quell'aria di attesa che c'era stata, ad esempio, per il Service Pack 1 di Windows Vista, quando molti non si sognarono nemmeno di provare il nuovo sistema operativo prima che fosse uscito il primo pacchetto di correzioni.

Microsoft ha già dichiarato che non bisogna aspettarsi alcuna nuova funzionalità per il sistema operativo. Si è parlato soprattutto di miglioramenti nei servizi di stampa XPS, nella gestione dei dispositivi audio HDMI e nei servizi federativi, poca roba insomma. Previsti inoltre un paio di aggiornamenti della virtualizzazione solo nella versione server, in particolare RemoteFX - una nuova piattaforma di accelerazione grafica - e un gestore della memoria dinamica per Hyper-V.

Microsoft ha molto insistito negli scorsi mesi sul fatto che non c'è bisogno di attendere SP1 per iniziare a implementare Windows 7 nelle aziende. Non molti hanno ascoltato questo appello, se solo il 10 per cento dei computer aziendali in Nord America ed Europa avevano in esecuzione Windows 7 nello scorso autunno. La brutta esperienza di Vista avrebbe dunque lasciato il segno, nonostante lo sforzo fatto per l'introduzione di un sistema oggettivamente più utilizzabile come Windows 7.