World Wide Crime: indagini, profiling e computer forensics
World Wide Crime Italia organizza il prossimo 28 novembre a Matera il seminario "Scena del Crimine: indagini, profiling, computer forensics". Quattro chiacchere con Walter Paolicelli - Presidente World Wide Crime - e Rocco Gianluca Massa - Responsabile area legale e tecnica di InterTraders -.
Un evento che mira a far luce sull'affascinante mondo dell'attività forense. Abituati come siamo a seguire serial e trasmissioni a tema in televisione molti di noi pensano di conoscere gran parte delle attività svolte dai professionisti in campo: è verità invece che vediamo gran poco della realtà, molto più complessa e ricca di tecniche d'indagine all'avanguardia dove tecnologia e intelligenza umana lavorano in totale simbiosi.
• Il ruolo dell'utilizzo di nuove tecnologie per tracciare - tra l'altro - i profili è quindi oggigiorno determinante nell'indagine?
Walter Paolicelli, Presidente World Wide Crime.
Quella del profiling è una scienza multidisciplinare. In effetti negli ultimi anni gli investigatori hanno dovuto rivedere le impostazioni che erano state coltivate tempo addietro e utilizzate quasi meccanicamente dalla maggior parte dei criminologi. Con la nostra associazione (World Wide Crime) stiamo cercando di attirare l’attenzione sul ruolo fondamentale che stanno assumendo le nuove tecnologie in tema d’indagine. A parte il discorso sui reati c.d. puramente informatici oggigiorno in quasi tutte le indagini scientifiche lo strumento tecnologico la fa da padrone, sia dal punto di vista del criminale, sia dal punto di vista della vittima e degli inquirenti. Inutile citare gli ultimi casi di cronaca quali il delitto di Garlasco o di Perugia, nei quali accusa e difesa basano un buon 60 % delle loro teorie proprio sui riscontri effettuati all’interno di computer e telefoni cellulari. Concludendo, la risposta alla domanda è sì! Nella ricostruzione del profiling le nuove tecnologie assumono ruolo fondamentale per tutte le posizioni appena nominate.
• Tra le più utilizzate, quali sono queste tecniche che includono l'utilizzo di personal computer e software appositi?
Le tecniche utilizzate di profiling si avvalgono per lo più di modelli matematici predisposti ad hoc da ciascun profiler o mutuati da altri criminologi che si sono applicati in questo senso. Tuttavia comincia a farsi sentire la voce di alcune software house che hanno realizzato programmi in grado di organizzare gli elementi posti al vaglio del criminologo. Tra tutti posso senz’altro citare i software utilizzati per realizzare il c.d. geographic profiling ossia una mappa all’interno della quale vengono individuati i punti di maggior interesse (abitazione, luoghi di ritrovo, posto di lavoro ecc.) dove diviene maggiormente probabile ritrovare il criminale. A titolo di esempio possiamo ricordare il caso di Unabomber in cui si è fatto largo uso della tecnica appena richiamata.
Il Responsabile di InterTraders.eu, nostro partner da diversi anni, tratterà il tema "Crimini informatici: l'arte dell'inganno telematico nelle frodi on-line".
• Com'è ad oggi la situazione delle frodi online?
Rocco Gianluca Massa, Responsabile area legale e tecnica di InterTraders.
Purtroppo per gli utenti della Rete è in continua crescita e metamorfosi. Complici di questa evoluzione sono la diffusione capillare di Internet nelle abitazioni e negli uffici e la sempre più vasta offerta di servizi di online banking e payment. Senza tralasciare fenomeni come il social networking che amplificano e distorcono il senso di fiducia di chi li frequenta, portando soprattutto i più giovani a condividere foto e altre informazioni personali con soggetti sostanzialmente sconosciuti. Informazioni preziosissime (si pensi anche a una sola foto personale condivisa) per chi vuol compiere un illecito “ad arte” su Internet o nel mondo reale.
Sul versante di chi truffa, al contrario, il dato più inquietante è costituito dalla semplicità con cui oggi è possibile reperire in Rete software e dati personali per frodare, e dalla presenza di alcune note piattaforme di e-commerce “perennemente” bacate, dove chi opera in maniera illecita sa bene come “muoversi” e raggirare sia chi le frequenta che chi le gestisce.
• Noi consigliamo ai nostri utenti di prestare attenzione alle mail di phishing sempre più frequenti: cosa aggiungeresti oltre al classico "segnala e cestina"?
E’ un discorso molto soggettivo, dipende infatti dalla tipologia di utente.
L’utente esperto sa già come muoversi, riesce a “fiutare” da un semplice esame del messaggio il tipo di frode e si regola di conseguenza: segnala alle società o enti interessati l’e-mail o la cestina direttamente. I cybernauti più inesperti, invece, dovrebbero necessariamente dotarsi di validi software di supporto alla navigazione in Rete (in particolare browser sicuri e aggiornati) e di una valida piattaforma anti-malware sul proprio computer (l’abbinata antivirus + firewall il più delle volte è sufficiente a bloccare i tentativi di phishing più grossolani).
Il consiglio generale in materia di frodi online è comunque di mantenersi aggiornati frequentando i canali, i portali (InterTraders ad es. recensisce periodicamente le tipologie di frodi più innovative e capziose per i consumatori) e i forum di settore. Italiani e esteri.
Se poi non si ha il tempo di fare tutto ciò, di fronte ad una e-mail o ad un sito sospetto, il minimo consigliabile ai più è di ricercare tramite un comune motore di ricerca il testo contenuto nell’oggetto o nel corpo del messaggio in questione. Se si tratta di una truffa è possibile che abbia già fatto delle vittime e quindi sia stata già segnalata altrove.
Il programma del seminario - Iscrizioni aperte fino al 20 di novembre.