Wsj: Microsoft, accusata di irregolarità durante indagini
Microsoft torna ad essere coinvolta in cause per violazioni della normativa antitrust.
Questa volta l'azione parte dalle accuse di una piccola società di software della Slicon Valley, Burst.com, che ha tra i suoi primi investitori anche la rock band irlandese U2. Due anni fa, Burst.com aveva citato in giudizio Microsoft per aver violato alcuni diritti di brevetto e per aver modificato il programma Windows, al fine di renderlo incompatibile con i software di Burst.com, portando la società sull'orlo del fallimento. Recentemente Burst.com ha presentato nuove accuse: la società di Bill Gates avrebbe l'abitudine di distruggere le e-mail interne, in violazione a quanto stabilito nell'ambito di un'indagine federale.
La prova risiederebbe nella sparizione di alcuni documenti necessari al processo. Non si tratterebbe quindi del solo procedimento legale con Burst.com, ma anche di tutte le altre indagini alle quali Microsoft è sottoposta. Un'accusa del genere, è chiaro, porterebbe Microsoft a dovere fronteggiare problemi più gravi di quelli legati alla singola causa di una piccola società di software. Il produttore di Windows ha però negato le accuse, dichiarando di aver fornito nel corso di tutti gli altri procedimenti legali, numerosi documenti interni.
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Un commento a "Wsj: Microsoft, accusata di irregolarità durante indagini":
Microsoft: non CESSANO ATTACCHI AZIENDA IN MATERIA
ANTITRUST
Non accennano a diminuire i problemi antitrust per Microsoft. L'azienda fondata
da Bill Gates è finita al centro di un causa legale aperta innanzi alla Corte
federale di Baltimora da Burst.com, produttrice di software californiana che la
accusa di avere distrutto diverse e-mail interne le quali attesterebbero il
tentativo di brevettare come propria una tecnologia da lei sviluppata.
Secondo la causa avanzata da Burst.com - e come ripreso dal Wall Street Journal
- Microsoft avrebbe utilizzato un programma preparato dalla società della
California per risolvere un problema tecnico comparso su Windows (in merito alla
ricezione di immagini video da Internet) e, poi, cercato di brevettarlo.
Accusa, questa, sempre respinta dalla Microsoft la quale ha definito la causa
intentata da Burst.com - in corso da ormai due anni - come priva di
fondamento.
Sul fronte antitrust - nel corso degli ultimi mesi - la casa di Redmond ha
sborsato diversi milioni di dollari in transazioni o penali. Tra le più ingenti
- osserva il Wall Street Journal - spiccano la transazione da 1,3 miliardi di
dollari siglata con Sun Microsystems, la penale da 600 milioni di dollari
comminatale dall' Unione Europea, la transazione da 536 milioni di dollari
raggiunta con Novell e il pagamento complessivo di un miliardo di dollari per
porre fine a diverse azioni collettive aperte nei suoi confronti da case rivali
e singoli cittadini. (ANSA)
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