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La difesa degli Stati Uniti passa per Linux

Condividi:         Rosaspina 27 Febbraio 04 @ 19:30 pm

"Nell'ambito di un importante piano di modernizzazione delle sue strutture informatiche, il ministero della Difesa degli Stati Uniti, noto come il Pentagono (dalla forma dell'edificio in cui ha sede), ha deciso di acquistare un supercomputer con sistema operativo Linux dotato di ben 2.132 processori. Denominato Evolocity II, il sistema sarà usato in particolare per calcoli teorici complessi relativi all'uso degli armamentari, simulazioni di condizioni atmosferiche sui campi di battaglia e studi sulle "possibilità di sopravvivenza agli scontri", ha spiegato in modo un po' criptico un dirigente della ricerca militare. Previste anche applicazioni nello sviluppo di nuove armi. Evolocity II sarà pronto entro metà anno e consisterà di 1.066 nodi, ognuno dotato di due processori Intel Xeon a 3,6 GHz con 1 GB di RAM. Il prezzo del sistema non è stato comunicato. Per Linux Networx non si tratta della prima grossa commessa ministeriale: la società aveva già fornito l'anno scorso un altro cluster da 256 processori, e quest'anno fornirà altri cinque sistemi ad altri enti del ministero della Difesa (sempre nell'ambito del programma di modernizzazione). "Linux Networx ha dimostrato che la tecnologia cluster è affidabile, robusta e abbastanza matura da essere utilizzabile anche nei contesti più impegnativi - spiega in una nota Thomas Kendall, capo degli ingegneri informatici dell'Army Research Lab -. Il nuovo supercomputer sarà un elemento chiave del progetto di modernizzazione degli strumenti del laboratorio e dell'intero ministero della Difesa." Fonte: ComputerWorld



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