Baby pianeta e comete extrasolari
L'osservatorio infrarosso Spitzer, lanciato in orbita dalla Nasa nello scorso mese di agosto, sta producendo sorprendenti risultati nel campo della formazione dei sistemi planetari. Innanzitutto ha scoperto gli indizi di quello che potrebbe essere il più giovane pianeta mai osservato: orbiterebbe attorno alla stella CoKu Tau 4 nella costellazione del Toro e avrebbe meno di un milione di anni, davvero pochi in confronto ai 4,5 miliardi di anni dei pianeti del nostro sistema solare.
Il pianeta in questione non è osservabile direttamente: ciò che si vede è che il disco di polveri che circonda CoKu Tau 4 presenta una zona perfettamente "ripulita".
Aspirapolvere spaziale. Secondo il gruppo di scienziati che ha effettuato lo studio, capeggiato da Edward Churchwell dell'Università del Wisconsin (Usa), il pianeta avrebbe agito come un "aspirapolvere", convogliando su di sé il materiale con la sua forza di gravità e lasciando così la traccia della propria presenza. Questo baby pianeta, distante oltre 400 anni luce, sconvolgerebbe i modelli matematici che ricostruiscono al computer l'evoluzione dei sistemi planetari, secondo i quali ci vorrebbero decine di milioni di anni prima che un pianeta riesca a formarsi.
Ma non è tutto. Sempre nel Toro, Spitzer ha individuato anche materia organica ghiacciata nei dischi di polveri che circondano altre stelle giovani. Si tratta di acqua, metanolo e anidride carbonica, in pratica gli "ingredienti" delle comete. Le quali, come molti astronomi pensano, potrebbero portare acqua e materiali organici sui pianeti in formazione. E forse lo hanno fatto anche sulla Terra.
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Fonte: focus.it
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