Fermate quel brevetto!
"Un clic su una parola o un'immagine per attivare il collegamento a un'altra pagina Web, una procedura di acquisto su un sito di commercio elettronico, una finestra pop-up mentre si naviga in un sito, un banner pubblicitario, il pagamento di un acquisto su Web con carta di credito. Tutte operazioni che la maggior parte degli utenti di Internet effettua ogni giorno, spesso non conoscendone il funzionamento tecnico. Eppure queste semplici e normali operazioni possono nascondere dei rischi, stavolta non di tipo informatico ma legale: diverse aziende hanno infatti depositato brevetti per l'impiego di procedure diventate ormai di utilizzo quotidiano.
La Electronic Frontier Foundation, una delle più note associazioni di 'cervelli' per lo studio e l'utilizzo della Rete, ha avviato un progetto volto a difendere la libertà dei cittadini, in particolare delle piccole aziende, che investiono sulle nuove tecnologie e corrono il rischio di subire cause legali in conseguenza dell'impiego di strumenti e procedure che risultano poi essere brevettate. L'elenco diramato dall'EFF include tecnologie di base per lo streaming video, la voce su IP e i programmi di affiliazione tramite link: tecnologie elementari sulle quali si sviluppano moltissime applicazioni on line.
L'associazione promuoverà azioni di revoca dei brevetti sulle tecnologie definite prior-art, cioè già largamente diffuse nel momento del brevetto. Il motivo per cui le società detentrici del brevetto, in genere misconosciute, effettuano tali registrazioni è semplice: citare in giudizio qualcuno, solitamente all'oscuro del brevetto, per ricavarne ..."
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