La battaglia delle idee e i trafficanti di brevetti
I "patent troll" accumulano arsenali di licenze. Per usarle nelle cause di plagio, come quella per l'iPhone. Un fenomeno che rischia di penalizzare il consumatore. Costretto a pagare in anticipo il prezzo dei contenziosi.
Li chiamano "patent troll". Come i troll della mitologia nordica, resi celebri dal Signore degli Anelli, sono creature umanoidi spesso maligne. Nel gergo di Internet: disturbatori, provocatori. I "patent troll" accumulano arsenali di armi molto speciali: brevetti tecnologici. Li arraffano nelle università, comprandoli da ricercatori e inventori spesso ignari delle conseguenze. E poi li usano per ricattare le imprese. È la nuova guerra tecnologica, un conflitto che si combatte nei tribunali, a colpi di citazioni in giudizio, richieste d'indennizzi. È un fenomeno che minaccia la vena creativa della Silicon Valley: l'innovazione tecnologica sarà "sequestrata" dagli eserciti degli avvocati?
I "patent troll" sono solo la punta più patologica e deteriore del fenomeno. La guerra dei brevetti ha ben altri protagonisti. Ai piani alti, gli attori sono le superpotenze dell'industria hi-tech. L'episodio culminante del conflitto ha occupato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo...
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